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Aggiornato: 1 luglio 2025
Noi diffatti, abbiamo letto una volta, che «l'oro è un vano tesoro, qual viene se'n va». Non possiamo dirvi l'autore del proverbio, perchè non lo ricordiamo più. Possiamo garantirvi, del resto, che quel proverbio non l'ha fatto un banchiere.....
Tacemmo ambedue per un buon tratto. Una profonda, deliziosa commozione impediva a me di parlare; ed ella era rimasta sorpresa di sentir così commossa la mia voce. Vede che lo conosco molto riprese finalmente. Luisa mi ha fatto pianger tanto. Non potevo credere che l'autore fosse un uomo. Ho saputo oggi da un signore italiano ch'era proprio Lei. Credevo che fosse una fanciulla, una Luisa.
L'autore dá uno sguardo franco, ma rapidissimo, alla storia de' popoli antichi, e considera lo stato degli schiavi presso i greci ed i romani.
Berto, sprofondate le mani nelle tasche dei calzoni, rimase a guardar Filippo e Giselda che si allontanavano; poi squadrò di nuovo Milan Obrenovich, e gli venne in mente un verso, un verso del quale non avrebbe potuto dir l'autore, ma che gli sembrava adatto alla sua situazione: "Messo l
Barone VON HELFERT, La caduta della dominazione francese nell'Alta Italia e la congiura militare bresciano-milanese nel 1814, traduzione consentita dall'autore di L. G. CUSANI CONFALONIERI, con un'appendice di documenti, Bologna, N. Zanichelli, 1894; 16º, pag. 282. È importante specialmente perché l'autore attinse notizie da documenti riservati degli archivi di Vienna, ma, come altri libri dell'Helfert su cose italiane, tende a giustificare la politica austriaca, e però trascura fatti, censura persone, pronuncia giudizi dimostrando molta parzialit
Ciò che chiamasi il male non è un prodotto sociale, ma un elemento naturale dell'universo, di cui Iddio sarebbe l'autore ed il gerente responsabile, se Dio fosse al di fuori di questo universo ed altra cosa ch'esso stesso. Gabriele e Filippo non erano amici al bagno più che non lo fossero stati nel mondo.
Qui trovavasi il cardinal Bibiena, l'autore della Calandra, diversi altri cardinali o i preti camerari che in quel giorno erano di servizio e che attendevano a diverse faccende, Il Bibiena se ne stava discorrendo di letteratura con un poeta venuto per presentare non so qual manoscritto a Leone.
Vuole adunque per questo fiume l'autore disegnare la vita presente, la quale ottimamente dir si può simile ad un fiume; percioché, sí come il fiume corre continuo, sempre declinando, senza mai in su ritornare; cosí la nostra vita, dal dí del nostro nascimento, sempre e con velocissimo corso declina verso la morte, senza mai indietro rivolgersi.
E quantunque saper non possiamo qual si fosse, di queste o forse d'alcuna altra, la maniera con la quale la grazia di Dio toccò l'autore addormentato dal sonno mentale, credesi nondimeno per molti che da tribulazioni fosse tócco; giá aveggendosi in questo tempo, nel quale la presente opera incominciò, di quello che poi quasi a mano a mano gli avvenne, cioè di dover perdere lo stato suo, e di dovere andar in esilio, e di dovere nelle proprie cose ricever danno.
Dopo un esordio a guisa d'orazione, l'autore racconta gli avvenimenti della propria vita: Nato di umili natali nella citt
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