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Aggiornato: 5 giugno 2025
Hai la testa scoperta e i capegli scarmigliati, il guarnellino procacemente discinto, la veste a strappi: sei tutta polverosa e spensierata.... Anche tu somigli a quella sdegnosissima patrizia che appoggiava le spalle alla colonna del terrazzo marmoreo. Chi sei? Che cosa vendi? Marchesa, le restituisco l'albo e il pince-nez.
Non ebbi concepito questo pensiero che corsi ad assicurarmene. Incontrai la piccola Bianca intenta a sfogliazzare un libro, l'albo; volsi lo sguardo allo scaffale; una seggiola appoggiata al muro aveva servito a quella scalata innocente.
Oropa, 27 agosto 1874. Amica, Devi sapere ch'io sono venuta ad Oropa coll'Albo da disegno e qualche libro, di quelli che, scritti in faccia alla natura, vogliono essere letti sotto l'immenso cielo, con una zolla d'erba a leggìo, con un fiore a segno, coll'auretta che ne volge le pagine, quasi profumando i pensieri ad esse consegnati. Cara amica, tra pochi giorni io partirò da questi monti! Sono certissima che l'albo mi far
Sul tavolino un albo di ritratti, un grosso albo con coperta di tartaruga e fermagli dorati. L'albo ci era, ma non ci è più; ha mutato posto.... ora è sul tavolino di mezzo.... innanzi. Il suono del campanello interruppe il curioso inventario; Ernesta volse gli occhi all'uscio d'ingresso e Leonardo si tenne immobile nel vano della finestra.
E trasse a sè l'albo dei visitatori di Molkencur che ci avevano portato poco prima. C'era una colonna per il nome, un'altra per la patria; Violet vi scrisse invece del proprio il nome fantastico di una donna immaginata da me e vi pose accanto l'altro dolcissimo nome: Italia. Gli Steele avevano gi
Il giovanotto recò l'albo di Fiordispina nella sua camera, in quella camera dove aveva passata la prima notte del suo dolce esilio alle falde del monte Cimone.
Sul tavolino di mezzo.... Lasciamo stare l'inventario, guardiamo insieme l'albo.» Ernesta obbedì senza dir parola, trasse il cieco a sedere sul divano, gli pose sulla ginocchia il grosso volume, l'aprì ed incominciò: «Vittorio Emanuele II, il Principe ereditario, la principessa Margherita.... Saltiamo i principi, disse Leonardo, voltando alcuni fogli. Tuo padre e tua madre.»
Silvia, assisa sopra divano appartato, sfogliando l'albo dei ritratti e sfiorando col mento la testa bionda d'una nipotina, non dava segno apparente di attenzione, ma bevea con avidissimi orecchi il grato eloquio dell'oratore faentino; e quand'egli ragionò del brillante coraggio di Zasio, io la colsi mentre, disotto agli archi delle magiche ciglia, essa saettò sul maggiore un'occhiata sfavillante di gratitudine, e, scolorata in viso, svolse con più rapida mano le pagine dell'albo.
La soluzione ch'io cerco si avrebbe a trovare qui dentro? Se un amante c'è, vediamo dove può essere stato collocato. L'albo è la raccolta di tutti gli amici e di tutti i conoscenti effigiati. Ma costui, come indovinarlo? Dove metterò il dito, per dire: egli è qui?
L'oste mi dice che non ho pagato il mio posto nell'omnibus: sono disceso, cioè, sono cascato, perchè sento anche le due ginocchia ammaccate e non trovo più l'albo. E mi vedo in conto, qui all'osteria, rhum, rhum, rhum.... Che diamine! Sotto questo sole di mezzogiorno il bevere così è cosa pazza da far commettere colpe, altro che acquerelli! Ho perduto l'alba.
Parola Del Giorno
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