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Aggiornato: 5 giugno 2025


E nei mesi di quel primo inverno, l'inverno lungo e bigio delle montagne, colla neve che continua a cader sulla neve, tacitamente, quando tutto l'orto era rimasto sepolto, e la vigna e anche il pero maestoso non sembrò più altro che uno strano e immenso colosso bianco, le due vecchierelle, dietro le finestre, tappate colla cimasa, rimanevano tutto il giorno a guardare, a spiare, a sospirare.

Roma, Natale, 1870. Una settimana di Pentecoste in Abruzzo. Dopo un inverno faticoso, l'amico Lindemann ed io volemmo concederci lo svago di una gita, durante la settimana di Pentecoste, nel selvaggio ed ancora così poco noto Abruzzo.

Dunque il padre di Socorrito, a Siviglia, era un maestro di musica; le aveva insegnato il canto. Ma durante un inverno assai rigido ella prese la pleurite; guarì, grazie alla Beata Vergine più che al sapere dei medici. Ma purtroppo non le tornò la voce.

Questa campagna quasi febbrile si accentuò nel decorso inverno; tutto era ormai pronto all'azione; si attendeva soltanto l'occasione propizia che si presentò nel disagio economico delle popolazioni, pel rincaro del pane.

Mi pareva d’avere indosso una calda pelliccia, una morbida pelliccia di zibellino; il colore de’ suoi capelli somigliava molto a questo colore, la sua pelle mandava il profumo denso, caldo, soffice, che in inverno, quando si esce dai balli, nelle stanze troppo riscaldate, su le spalle troppo nude, mandano le pellicce di zibellino. E diceva:

Appena finiti i funerali, la duchessa, come lo aveva pensato donna Maria, era ritornata al suo castello. Quel castello era stato lasciato a donna Livia dal padre di lei, e colle vaste dipendenze formava parte delle sue cospicue sostanze. Benchè in inverno, la duchessa vi si recava sovente per più giorni insieme al suo bambino.

Fui ben cieco e stupido di non avvedermi degli eroici sforzi che faceva per reggersi e nascondermi il suo stato, A pochi passi da Königswinter si fermò, mi fece vedere il sole rovente che scendeva dietro i pioppi delle isole in un freddo cielo da inverno. Come si sente il nord! disse. Come son felice che tu veda questo paese!

La chiamata era di solito alle sette, fosse inverno od estate, perchè egli non misurava più il sonno secondo le stagioni, e ne schiacciava poco, in tutte le trecentosessantacinque notti dell'anno.

A settantacinque anni posando in pieno inverno per un busto nello studio dello scultore Villareale, si era buscata una punta, e il 20 dicembre del 1815 cessava di vivere per peripneumonia biliosa.

Bisogna però guardarsi dal cioccolatte di cattiva fabbricazione, perchè non fa altro che ingombrare lo stomaco. Un'altra raccomandazione è quella di coprirsi ai primi freddi per evitare i raffreddori e le soppressioni di traspirazione. *Dei piaceri in inverno.* Questa è la stagione più monotona e melanconica dell'anno. Il sole più non ci riscalda, e pare che ci abbia abbandonati.

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