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Aggiornato: 19 giugno 2025


Il Don Giovanni di Byron mi annoia, mi indispettisce. Che umorismo scettico e volgare! Penso e non penso: sono inquieto: vorrei fare un viaggio, se potessi. Ma che vuoi? Non posso fare cosa diversa dallo stare al tavolo. Coi divertimenti mi pare di perdere tempo, un tempo prezioso! Oh se potessi lavorare e guadagnare, o sperare una posizione!

Il degn'uomo espansivo, ciarliero, affettuosissimo, inacerbiva senza saperlo l'animo delle due giovani donne inquieto e sospettoso d'avanzo. Alla figliuola faceva continuamente calde esortazioni intorno a Cecilia, la cui salute, tuttavia vacillante, richiedeva, fino all'inverno, l'aria salubre della campagna e il regime delicato e lauto di cui solo in casa Zaeli poteva fruire.

Girani diveniane ogni meno inquieto e meno amante: mille pensieri gli si giravano nell'accesa fantasia, e studiava ogni partito perchè gli riuscisse vedere la cara fanciulla.

Infatti egli era morto; all'una, nella sua stanza da letto, mentre prendeva i guanti per uscire. Avea una gardenia all'occhiello. Da tre o quattro giorni era inquieto, agitatissimo. Un mal di cuore, una vena rotta, poichè avevano trovato del sangue sul tappeto, dove era lungo disteso. Questo lo lesse nel giornale, la Duchessa. Così lei non ama più, non può amare più.

C'erano fra gli altri il conte di Squirace, il marchese di Trapani, e parlavano in quel punto con l'avvocato del duca, fra i più reputati di Napoli, Maurizio Cotella. Marchese, diceva il conte di Squirace, siete molto inquieto....

Sandro, tutto assorto nella sua cieca passione per la cognata, non s'accorgeva neppure, come non s'era mai accorto, di avere al fianco una così bella donna. Egli avrebbe voluto vederla forte e attiva come un tempo, ora che ne avrebbe avuto più bisogno che mai. E s'irritava col medico, che, secondo lui, menava la cura troppo per le lunghe. E diveniva aspro, inquieto.

Trovi? chiese Milla impetuosamente, dando, senza saper bene perchè, un accento di ironia a quella parola. La Baronessa ebbe un sorriso indulgente, quasi materno. E tu non trovi? chiese in tono sommesso. Un silenzio, freddino assai, successe a quella domanda. Stupendo, osservò Giuliano, alludendo al quadretto. Ma il suo sguardo inquieto errava da Milla alla Baronessa.

Certo che... dodici anni or sono non erano logiche le seconde nozze, mentre adesso... Guardò fiso il genero e temè forse d'indovinare attraverso il mite sorriso del labbro il prurito d'una gaiezza repressa. No, non se ne parli esclamo inquieto.

Ma forse doveva andar lei in qualche luogo, per qualche obbligo da cui non avesse potuto liberarsi. Certo, era così, non poteva essere altrimenti; ma in fine, due righe erano presto mandate, e non ci voleva una gran fatica a scriverle. Insomma, il nostro convalescente era inquieto, e quando Filippo tornò da lui, lo trovò colla febbre.

Il capitano inquieto di quel silenzio uscì per cercare delle notizie, ma appena giunto al cancello vide un ragazzetto che gli veniva incontro con un viglietto. Lo aperse rapidamente. Lo scritto gli veniva da un amico fidato, e conteneva queste poche parole: «Hanno firmata la pace. Il Veneto resta all’Austria

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