Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 19 novembre 2025


A lui non isfuggivano mai le occasioni per sospingerci in quest'opera, ed allo stesso modo che le terribili inondazioni del 1868 e degli anni successivi gli diedero motivo di dimostrarci nei suoi scritti come tanta sciagura sarebbe stata risparmiata o almeno di gran lunga ridotta se folte foreste avessero coperte quelle immense distese di terreno, brulle affatto, il dono fatto alla Sezione di Torino, da un suo socio, di alcune fotografie della «Yosemite Valley», gli offrì campo per descriverci quella vasta regione, lunga 15 miglia inglesi, che nel 1864 gli Stati Uniti d'America donavano alla California perchè ne facesse un parco nazionale che oggidì è coperto da enormi alberi, ammirazione dei visitatori di quelle contrade.

I consigli pratici di questi ingegneri, nota Brioschi, rimasero infruttuosi, e dei loro lavori non è rimasto che il piano di livellamento, che ancor oggi può vantaggiosamente venire consultato. Il XIX secolo conta quattro grandi inondazioni; quelle del 1805, 1843, 1846, e del 1870. La prima accadde il 2 febbraio, mentre Pio VII era a Parigi, ove era andato ad incoronare imperatore Napoleone.

Ora prego il lettore di considerare l'annessa figura, nella quale si è inteso di rappresentare il taglio o sezione traversale di una delle larghe valli di Marte. In A A sono le sponde della valle, in B il suo fondo. Se al giungere delle inondazioni s'immettesse l'acqua nella valle senza altro apparato, essa si raccoglierebbe tutta al fondo sotto forma di un gran fiume in quantit

Ogni grandioso progetto fu abbandonato. Il Brioschi scrive: «L'antica Roma, che tanto dovè soffrire delle inondazioni del Tevere, non ci ha lasciato nulla di durevolmente utile contro le inondazioni stesse; essa non ci ha lasciato alcun esempio da seguire, non ci ha additato alcuna strada che potesse condurre alla soluzione del problema».

Non senza fondamento adunque abbiamo finora attribuito alle macchie oscure di Marte la parte di mari e quella di continenti alle aree rosseggianti che occupano quasi i due terzi di tutto il pianeta, e troveremo più tardi altre ragioni che confermano tal modo di vedere. I continenti formano nell'emisfero boreale una massa quasi unica e continua, sola eccezione importante essendo il gran lago detto Mare Acidalio, del quale l'estensione pare mutarsi secondo i tempi e connettersi in qualche modo colle inondazioni che dicemmo prodotte dallo sciogliersi delle nevi intorno al polo boreale. Al sistema del Mare Acidalio appartiene senza dubbio il lago temporario denominato Iperboreoed il Lago Niliaco: quest'ultimo ordinariamente separato dal Mare Acidalio per mezzo di un istmo o diga regolare, la cui continuit

La storia delle sue inondazioni comincia con lo sbarco dei gemelli Romolo e Remo, quindi con l'origine mistica di Roma, e prosegue, naturalmente con molte lacune, attraverso i lunghi secoli della Repubblica e dell'Impero, secondo i dati degli antichi scrittori.

Il secolo XVI vide anche le piene del 1547, 1557, 1572, 1589, 1598; ognuna diede occasione a pubblicazioni dei contemporanei. Andrea Bacci, famoso medico e scienziato, scrisse nel 1558 il suo libro sul Tevere, nel quale tratta della natura della corrente e delle inondazioni. Nel 1576 seguì la Tiberiade, trattato del giurista Bartolo da Sassoferrato. La piena del 24 dicembre 1598 diede occasione ad una quantit

Questa inondazione è notevole particolarmente, perchè con essa ha principio la non breve serie di iscrizioni, con cui i Romani solevano ricordare, sulle facciate delle chiese o delle case, l'altezza raggiunta dalle più gravi inondazioni. Ancora non esistevano idrometri.

Parola Del Giorno

dell'antiguardo

Altri Alla Ricerca