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Aggiornato: 26 giugno 2025
e quanto fu diletto a li occhi miei, e la propria cagion del gran disdegno, e l'idioma ch'usai e che fei. Or, figluol mio, non il gustar del legno fu per se' la cagion di tanto essilio, ma solamente il trapassar del segno. Quindi onde mosse tua donna Virgilio, quattromilia trecento e due volumi di sol desiderai questo concilio;
Beatrice tutta ne l'etterne rote fissa con li occhi stava; e io in lei le luci fissi, di la` su` rimote. Nel suo aspetto tal dentro mi fei, qual si fe' Glauco nel gustar de l'erba che 'l fe' consorto in mar de li altri dei. Trasumanar significar per verba non si poria; pero` l'essemplo basti a cui esperienza grazia serba.
FILOCRATE solo, FRONESIA. FILOCRATE. Di quanto amaro, Amor, temprasti il mele! di quanto assenzio che, per farmi al mondo unico esempio d'ogni sventurato, gustar mi festi! Ahi! Qual veleno e tòsco nel core i dolci frutti recato hanno! Di quanto fel, di quanto acerbo ed acro opprimen l'alma! Oimè, lasso!
2 L'almo liquor che ai meditori suoi fece Icaro gustar con suo gran danno, e che si dice che gi
e quanto fu diletto a li occhi miei, e la propria cagion del gran disdegno, e l’idïoma ch’usai e che fei. Or, figluol mio, non il gustar del legno fu per sé la cagion di tanto essilio, ma solamente il trapassar del segno. Quindi onde mosse tua donna Virgilio, quattromilia trecento e due volumi di sol desiderai questo concilio;
e quanto fu diletto a li occhi miei, e la propria cagion del gran disdegno, e l’idïoma ch’usai e che fei. Or, figluol mio, non il gustar del legno fu per sé la cagion di tanto essilio, ma solamente il trapassar del segno. Quindi onde mosse tua donna Virgilio, quattromilia trecento e due volumi di sol desiderai questo concilio;
21 In preda del dolor tenace e forte Ruggier tra le scure ombre vide posto, il qual di non gustar d'alcuna sorte mai più vivanda fermo era e disposto, e col digiun si volea dar la morte: ma fu l'aiuto di Melissa tosto; che, del suo albergo uscita, la via tenne ove in Leone ad incontrar si venne: 22 il qual mandato, l'uno a l'altro appresso, sua gente avea per tutti i luoghi intorno; e poscia era in persona andato anch'esso per trovare il guerrier dal liocorno.
quanto per mente e per loco si gira con tant'ordine fe', ch'esser non puote sanza gustar di lui chi cio` rimira. Leva dunque, lettore, a l'alte rote meco la vista, dritto a quella parte dove l'un moto e l'altro si percuote; e li` comincia a vagheggiar ne l'arte di quel maestro che dentro a se' l'ama, tanto che mai da lei l'occhio non parte.
Queste cosse proponile, et sforzate de farle molto ben gustar et intender, che o per l'una o per l'altra de queste imprexe la sublimit
Pei campi fino all'ultimo Orizzonte scorrea lo sguardo anelo, Dove in azzurra linea Si confondono insiem la terra e il cielo... Or quegli anni fuggirono; Serena luce, ahimè perduta, addio! Nella più fitta tenebra S'è rinchiuso, per sempre, il guardo mio. Se me più non allietano I rai del dì, sovra il mio triste fato Non versate una lagrima: Gioje novelle ora gustar m'è dato.
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