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Aggiornato: 25 giugno 2025
Alora quella anima come ebbra e quasi fuore di sé, crescendo el fuoco del sancto desiderio, stava quasi beata e dolorosa. Beata stava per l'unione che aveva facta in Dio, gustando la larghezza e bontá sua, tucta annegata nella sua misericordia: e dolorosa era vedendo offendere tanta bontá.
Costoro portano la croce del dimonio, gustando l'arra de l'inferno. Come li mondani con ciò che posseggono non si possono saziare; e de la pena che dá loro la perversa volontá pur in questa vita. Io sí ti dixi di sopra che solo la volontá dava pena a l'uomo.
A questo bene futuro Marta tendeva avidamente il cuore e le braccia, in mezzo ai preparativi febbrili delle nozze; indifferente alla gioia dei doni, toccando con mano distratta i ricami e le trine del corredo, sorridendo lievemente agli auguri, non gustando, non afferrando quei lembi, quelle particelle di felicit
Alcuna volta Io permecto di non dare lagrime corporalmente, per fare l'anima continuamente stare dinanzi da me umiliata e con continua orazione e desiderio gustando me; ché avere da me quello che essa dimanda non le sarebbe di quella utilitá che essa si crede, ma starebbesi contenta ad avere quello che ha desiderato, e allentarebbe l'affecto e il desiderio con che ella me l'adimandava.
Questo è quello ultimo stato dove l'anima sta beata e dolorosa: beata sta per l'unione che ha facta meco per sentimento, gustando l'amore divino; dolorosa sta per l'offesa che vede fare a me, bontá e grandezza mia, la quale ha veduta e gustata nel cognoscimento di sé e di me, per lo quale cognoscimento di sé e di me gionse a l'ultimo stato.
Nel quale benefizio, nel primo stato decto, cognobbe la pena della ingratitudine che ne gli seguitava; e però si levò da le miserie nel benefizio del sangue di Cristo, dove Io el ricreai a grazia, lavandovi la faccia de l'anime vostre da la lebra del peccato, dove l'anima trovò nel secondo stato una dolcezza, gustando la dolcezza de l'amore e dispiacere della colpa, nella quale egli vidde che tanto era spiaciuta a me, che Io l'avevo punita sopra el corpo de l'unigenito mio Figliuolo.
E voi non potete andare senza pena, ma con molto sostenere giognerete a le virtú provate. Sí che si pose al pecto di Cristo crocifixo, che è essa veritá; e cosí trasse a sé il lacte della virtú, nella quale virtú ebbe vita di grazia, gustando in sé la natura mia divina che dava dolcezza a le virtú.
Paulo dunque aveva veduto e gustato questo bene quando Io el trassi al terzo cielo, cioè nell'altezza della Trinitá, gustando e cognoscendo la veritá mia, dove egli ricevette ad pieno lo Spirito santo e imparò la doctrina della mia Veritá, Verbo incarnato.
Poco dopo il suo arrivo ricevè la visita del venerabile Barreaux, che venne con premura ad accogliere l'unica figlia del suo rispettabile vicino, in una casa troppo lungamente derelitta. La presenza del vecchio amico fu di grande conforto per Emilia; la loro conversazione fu per amendue interessante, e si comunicarono reciprocamente le circostanze principali di quanto era accaduto. La mattina di poi, la giovine andò a passeggiare nel giardino gustando con tenera avidit
Or raguarda, dolce figliuola, quanto è dolce e glorioso questo stato, nel quale l'anima ha facta tanta unione al pecto della caritá che non si truova la bocca senza el pecto, né il pecto senza el lacte. Cosí questa anima non si truova senza Cristo crociato, né senza me, Padre etterno, el quale truova gustando la somma e etterna Deitá. Oh! chi vedesse come s'empiono le potenzie di quella anima!
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