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«Quando» aggiungeva Rogiero «non s'intenda pienamente provata la mia accusa, come buono e leale vassallo mi chiamo tenuto a mantenere la onoranza e vita vostre, mio Re, schivare pericolo per dedurre a vostra notizia tutto quello che si trama contro lo Stato vostro, se non voglio essere, giudicato del medesimo delitto di crimenlese colpevole: però mi offro di provare, cimentando la sua persona con la mia, quanto ho proposto esser vero.

Le vicende della vita e della fama del Macchiavelli si rassomigliano molto. Entrambe furono contrastate dal tempo, aspreggiate dalla miseria, quasi soffocate nell'oblio. Le sue opere maggiori stampate, lui morto, non ottennero subito troppa stima; il pensiero non ne fu giudicato grande, la forma perfetta. Solo il Principe colpì lo spirito del pubblico, e mantenendovisi come nello spasimo di un problema, parve salvare da una probabile dimenticanza il nome di Macchiavelli. I pochi contemporanei amici del Macchiavelli che l'avevano letto, non gli dettero, quantunque apprezzandolo, un briciolo dell'importanza che doveva poi acquistare: l'autore stesso non lo stimò mai tanto e non avrebbe osato ripromettersene la celebrit

che da molti francese è giudicato, ma che alterava spesso la favella; che avea la sposa canterina a lato, con bella voce, assai scaltrita e bella; che vendea cataplasmi a buon mercato, ma che la moglie veramente è quella che con certi secreti suoi lavori acquistava al marito de' tesori. Giunsero nella piazza passeggiando, ma convien colle spinte farsi strada.

FR. Ella è minore la perdita delle parole, che quella delle cose, e ho sempre giudicato che chi può avere l'una e l'altra sia più eccellente di chi n'ha una sola delle due; ma se si avesse a leggere una sola di queste, non sarò mai d'opinione che sia da posporre la cognizione delle cose a quella delle parole; benchè, come io ho raccolto dal parlare tuo, tu potevi fare senza questa escusazione.

«In quella sorpresa di gioia e d'amore il mio cuore lungamente oppresso si era sciolto, ed avevo pianto come la più miserabile delle donne. Era un pianto dolcissimo che mi faceva tanto bene. Non avevo detto una parola per interrompere il mesto racconto del mio bel Gualfardo. Lo ascoltavo, inebriata e felice di essere amata così; profondamente addolorata di averlo tanto male giudicato e compreso.