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Aggiornato: 14 giugno 2025
«E la povera Lulù?... Hai torto d'insultarla, perchè ti ha detto una sciocchezza!... Che pazzia, l'esigere sempre, e da tutti, dell'intelligenza!... La sua stupidaggine è in perfetta armonia col gioco dell'universo! Sei tu, Anima mia, che urti e sconvolgi l'ordine!... Il tuo genio è assolutamente sconveniente!
Che niuno sa nuotare al par di me...» «Io forse» E fuggì via. Ma rapido ei la raggiunse. Allora, Nuotando insieme andarono uniti per brev'ora, A forze uguali. A lei pareva fosse un gioco E quasi senza sforzo pur lo vìnceva un poco.
La contessa Fellner, dopo il gioco e la cena, si lasciava prendere da non so quale desiderio di sensazioni ulteriori.
Io lasciava che si tranquillasse, poi ripetevo il gioco, e la poverina diveniva pensosa ed inquieta. Una volta ebbe come un'idea, un sospetto del vero, perchè la vidi cercare collo sguardo la mia mano sinistra. Ma questa era tornata gi
So che lo dite per prendervi gioco di me: la mia dote e la mia ricchezza s'inchiude nella mia onestá, la quale inviolabilmente nella mia povertá custodisco.
Gli avversari furono nuovamente messi di fronte, fu dato di nuovo il segnale dell'attacco, e cominciò un secondo assalto. Il Santasillia, sempre freddo e compassato, badava a riparare; Francesco Parabiano attaccava con un gioco vivo e serrato, ma si vedeva bene che non c'era odio fra i giovani combattenti, quantunque gareggiassero fra loro in valore e bravura.
Dunque non c'era che un solo modo di guadagnare al gioco, e questo era... Tutto questo lo so, disse Nancy. Chi era quella donna? Aldo la guardò con occhio di profondo rimprovero. Nancy! Tesoro mio! disse. Ma Nancy non si commosse. Aveva la faccia più piccola del solito, e molto severa. Ho domandato chi è quella donna. Ma è nessuno... assolutamente nessuno!
Ubaldo, non sapendo come rimediare, si dette a giocare alla Borsa; ebbe da principio la disgrazia di vincere, giocò allora con più ardore, perdè, perdè sempre, perdè tanto che a una liquidazione a fine mese non potè pagare le differenze e fu affisso alla Borsa.
Tutto ciò venne eseguito assai tranquillamente, senza spender molte parole. Il giovane guardava, taceva, e cominciava a pensare e a temere. D'indole stranamente avventata e spavalda, a un gioco lungo non sapeva resistere.
In quanto a questo avete torto, chè la guerra è tutt'altro gioco.... Ma, come dicevo, lui s'è messo a ridere e mi prese la mano, gi
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