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Aggiornato: 11 giugno 2025


Attento ad ubbidire senza più altro guardare, il garzone si postò in mezzo alla strada con un ginocchio a terra e il canestro sovra il capo: ma Luchino quando se n'accorse fe' un cenno ai mastini suoi fedeli compagni, e questi gittatisi sul malcapitato, l'addentarono, lo pestarono, senza che nessuno, nemmanco i parenti, ardissero dare il ben gli sta a quegli animali.

Allora quasi fosse soffocata dalle vesti, se le strappò dal petto, e prorompendo in un pianto secco... in un singulto, in uno schianto senza lacrime, cadde prostrata in ginocchio mormorando: Dio! Dio mio! fatemi morire!... fatemi morire!... E così rimase tutta la notte gemendo e singhiozzando rannicchiata, colla febbre, in un cantuccio della cabina.

Quest'uomo è pericoloso, mormorò monsignore scrivendo la lettera. Dieci minuti dopo chiamava Don Diego, che si mise in ginocchio e fece sembiante di confessarsi male o bene. Monsignore non l'interruppe punto ed ascoltò. Quando Don Diego ebbe cessato di parlare, monsignor Laudisio dimandò: Hai finito, figliuolo? , monsignore. Tu non obblii nulla? Nulla.

Non minor cura esigevano l'armare le baionette, il disarmarle, il sostenere l'urto e portare il fucile alla pioggia, assicurato con il calcio sotto l'ascella sinistra «la bocca in basso e la bacchetta in »; il recare l'arma alle bandiere cioè a fianc-arm; a funeral, sotto l'ascella sinistra con il calcio all'insù e davanti, la canna inclinata indietro tenendo il fucile con la sinistra all'impugnatura e la destra dietro la schiena al mezzo di essa; infine all'orazion, verticalmente davanti la spalla destra mentre il soldato stava nella posizione di in ginocchio con la mano sinistra in atto di saluto sul frontone del caschetto.

Una volta che Alberto si era lagnato di un dolore al ginocchio, Marta gli aveva detto: Sar

Ella voleva burlarsi di lui: egli si sarebbe burlato di lei, l'avrebbe spinta a un'altra delle sue scene di cortigiana, di finta, folle passione: l'avrebbe assaporata, goduta a tratti a tratti, poi le avrebbe riso in faccia: l'avrebbe forse schiaffeggiata, costretta a domandargli perdono in ginocchio, trascinata pe' capelli sul tappeto della stanza, se gliene fosse venuto talento.

Al Lazzeretto, al Lazzeretto! gridò il medico vedendo su quel giaciglio il giovanetto in ginocchio, il fiero uomo ritto e la misera donna svenuta. Al Lazzeretto! continuò, e gl'incappati si disposero ad obbedire. Ah! no.... salvateci piuttosto da questo mostro! urlò il giovanetto. Ah! Madonna, ecco un'altra grazia.

Ogni mattina la ragazza si metteva allo specchio coi capelli disciolti giù per le spalle, che arrivavano fino al ginocchio, e quella ricchezza la rendeva orgogliosa, perchè la più gran signora della citt

Sulla soglia della porta invarcabile, Emilia era piombata in ginocchio, senza il conforto delle lacrime. Risvegliatasi dal sogno, ella girò gli occhi per la camera. La lampada notturna era spenta, e l'alba entrava dalle finestre.

Ei non vorrìa parlar, ma l'occhio nero A lei rivolgere Saprìa soltanto, e col ginocchio al suolo Offrirle alfine il suo core sincero. E tutto dirìa poi con voce lenta: Il lungo attendere, L'antica speme ed il suo giovin duolo, E la brama divina che il tormenta,

Parola Del Giorno

prorruppe

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