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Aggiornato: 21 giugno 2025
Per consegnarsi della moneta dalla zecca di Napoli ad Arrigo de Riso da Messina fedele del re, ec. Ibid., fog. 31, a t. Detto, ultimo aprile. Mattheo de Riso militi statuto super recollectionem presentis donj in Aversa. Ibid., fog. 66. Detto, 2 maggio. Henrico de Riso de Messana militi, per altre faccende di re Carlo. Ibid., fog. 66.
«Or quando tu cantasti le crude armi de la doppia trestizia di Giocasta», disse ’l cantor de’ buccolici carmi, «per quello che Clïò teco lì tasta, non par che ti facesse ancor fedele la fede, sanza qual ben far non basta. Se così è, qual sole o quai candele ti stenebraron sì, che tu drizzasti poscia di retro al pescator le vele?».
Il misero arcivescovo intanto mormora le prime parole di quei versi memorabili di Orazio: Quo pius Eneas, e muore muore quale aveva vissuto, valoroso cavaliere più che costumato ecclesiastico, fedele fino all'ultimo respiro alla poesia, ad Orazio, al centenario Falerno, che avevan formato la sua delizia invece della Bibbia.
E si trovò subito un gentiluomo fedele al re che si offrì, e che, la cerimonia matrimoniale terminata, lasciò il posto all’augusto supplente.
La lingua indiana possiede, per esprimere la disperazione del dolore, accenti intraducibili. Nasella, separata a viva forza dal suo compagno di infanzia, strillava a tutta gola: glù-glù-'zit-tai-lai glù-zit-las-gù, ciò che potrebbe in qualche maniera spiegarsi colla parafrasi: amami sempre, conservamiti fedele se lo puoi, e scrivimi affrancando.
Ma non sempre costei era umana con lui; gli intervalli di dolcezza erano brevi e rari. Quando Gemma si sentiva meglio, nei bei giorni di primavera, essa si dilettava di quelle premure, di quei sacrifizii, anzi si può dire che cercasse quell'anima sempre fedele, quel cuore sempre sicuro; giungeva sino a domandarsi se Andrea non meritasse di esser amato.
O vivo spirto del cuore e dell'anima mia, chi sará piú di te generosa e amorevole, chi piú costante in amare, chi piú fedele in servire, chi nella conversazione piú dolce, chi ne' trattamenti piú soave? O donna degnissima d'ogni onore, o essempio di eroica virtú, chi sará piú di te paziente, servente e perseverante? e chi di me piú cieco, piú ingrato e piú disamorevole?
Dicea: nobil cagion de' miei martiri, Tue giuste voglie ecco appagate or vedi Per la faretra mia: s'altro desiri Dal tuo fedele, apri la bocca e chiedi; Se con nemico duce altro t'adiri, Te 'l mirerai senza dimora a' piedi Qui da me tratto a supplicar la vita, E spegnerollo con mortal ferita.
«Dio mi ha proprio ispirato! pensava, chi avrebbe potuto disporla meglio? Essa non ha più bisogno che d'un tratto; e se Fedele mena quaggiù il barone, la cosa è fatta!»
Al primo guado che trovò varcò il torrente; e maledicendo la propria ventura, e macchinando di ricattarsi sul signor Fedele, si ridusse mortificato al convento.
Parola Del Giorno
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