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Aggiornato: 13 maggio 2025


Egoista nel piacere, si accorse di non esserlo meno nel suo dolore: ma non volendo arrendersi tutto ad un tratto e confessare il suo torto, cercò ne' suoi stessi mali la sua giustificazione: Ah tu non sai che significhi avere sulle spalle una testa chiusa e pesante come una palla di bronzo. Senti com'è fredda questa testa senza luce....

Ieri sera ero deciso a mandarle il Tintoretto quel Tintoretto che ho tanto amato! E come mi spaventa il giudizio del mondo! Ah potessi essere egoista e avere i mezzi di esserlo con i fatti! Essere egoista, osceno, pigro, poltrone, ghiotto, e consumare il cervello coi vizî, non coi pensieri nobili Ma che faccio infine? Ho riletto il mio Tintoretto e sono mestissimo! Quante illusioni e quanto amore!

Quanto al poeta della trilogia, egli firmava per la prima volta in sua vita; Ariberto Ariberti. Com'era andata la faccenda? Nicolino era stato persuaso a sbattezzarsi, da un discorso dell'amico Ferrero. Sentimi; gli aveva detto costui; vuoi salire in fama di poeta? Non basta esserlo, bisogna parerlo.

Ecco un patto conchiuso; disse allora l'Acciaiuoli. Domani tornerete a lavoro col nostro ottimo Spinello. Eravate amici e non avete mai cessato di esserlo. A voi, Tuccio, sar

Capì di essere stato ammalato, sentì per lo spossamento doloroso, per la gravezza del capo, di esserlo ancora. Ma Evelina?... Perchè era ?...

Infatti, se ne andò in una sua villa, presso Reggio, tranquillo, rassegnato agli eventi, col desiderio di essere dimenticato per allora, non senza una lontana speranza di essere ricordato in tempi più calmi. Il conte Malatesti, niente furbo, e contento di non esserlo, aveva seguitato il suo signore sul territorio austriaco.

Una volta mi si fece innanzi impensierita e mi disse seriamente: Guardami bene. Ti vedo, le risposi sorridendo. Non è vero che sono piccina? Non mi pare. , lo sono, voglio esserlo.... Dimmi che lo sono. Mi parr

Angiolina sospirò; quindi, con ambo le mani fregandosi con violenza la fronte, ricomposta la chioma: Mi scordava di dirvi che voi tutte sarete felici quanto domestica fortuna permette esserlo.... e in quella domestica pace.... io vi prego.... non vi scordate di me. Gran Dio!...

Egli nelle veglie della sera racconta a' suoi cari la privazioni, i pericoli, le pugne indurate a pro' dell'Italia, e colla fronte alta dice: Io nessuno ho servito, ma il mio paese! Com'è bella la vita dell'uomo indipendente! E per esserlo, basta conformarsi alla propria condizione.

O pöeti, cui, per esserlo, Non mancò che l'equilibro; O confuse e sparse pagine Che talor non fan più un libro; O filosofi egoïsti Che furiosi, o lieti, o tristi, Suggeriste un entusiasmo All'indagine d'Erasmo;

Parola Del Giorno

rincrudisse

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