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<<Omai>>, diss'io, <<non vo' che piu` favelle, malvagio traditor; ch'a la tua onta io portero` di te vere novelle>>. <<Va via>>, rispuose, <<e cio` che tu vuoi conta; ma non tacer, se tu di qua entro eschi, di quel ch'ebbe or cosi` la lingua pronta. El piange qui l'argento de' Franceschi: "Io vidi", potrai dir, "quel da Duera la` dove i peccatori stanno freschi".

«Omai», diss’ io, «non vo’ che più favelle, malvagio traditor; ch’a la tua onta io porterò di te vere novelle». «Va via», rispuose, «e ciò che tu vuoi conta; ma non tacer, se tu di qua entro eschi, di quel ch’ebbe or così la lingua pronta. El piange qui l’argento de’ Franceschi:

PRUDENZIO. Iuro, per Deum, ch'io non voglio piú che me stanzi in casa, ché l'è un morbo quotidiano. LUZIO. Bona sera, magister. MALFATTO. E io ancora bona sera. PRUDENZIO. Tórnate dentro, tu; e fa' che non eschi di quello agniporto, se non vòi ch'io te... MALFATTO. Non me bravate almanco. PRUDENZIO. Tu nol credi che ti farò respondere con minor rigore che non fai? Spidisciti. Vanne de sopra.

RUFINO. Ecco Trappolino, patrone. CURZIO. Fa' che tu non eschi di casa e, se venissi persona a dimandarmi, fatti lasciare l'imbasciata. Háime inteso? TRAPPOLINO. Signor . CURZIO. Vieni con esso meco, Rufino, ch'io voglio ch'andiamo a vedere se potessimo trovare qualche danaio in presto da chi sia. RUFINO. Io dubito che noi perderemo i passi, se andamo a speranza de altri. CURZIO. Come! Perché?

«Omai», diss’ io, «non vo’ che più favelle, malvagio traditor; ch’a la tua onta io porterò di te vere novelle». «Va via», rispuose, «e ciò che tu vuoi conta; ma non tacer, se tu di qua entro eschi, di quel ch’ebbe or così la lingua pronta. El piange qui l’argento de’ Franceschi:

<<Omai>>, diss'io, <<non vo' che piu` favelle, malvagio traditor; ch'a la tua onta io portero` di te vere novelle>>. <<Va via>>, rispuose, <<e cio` che tu vuoi conta; ma non tacer, se tu di qua entro eschi, di quel ch'ebbe or cosi` la lingua pronta. El piange qui l'argento de' Franceschi: "Io vidi", potrai dir, "quel da Duera la` dove i peccatori stanno freschi".