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Aggiornato: 7 giugno 2025


E vi entrano in corrispondenza, in quanto alla real forma, once 792 d'argento di coppella, il qual argento, a lire 6 l'oncia, ascende alla somma delle suddette lire 4752 soldi den. Ora, aggiungendovi le fatture con i rotti detti di sopra, che sono » 1288 » 2 » fanno la somma di lire 6040 soldi 2 den.

Quando ciò non basta per assicurare la vittoria, entrano in campo i remingtons della polizia che circonda le urne e che sta appostata persino sui tetti delle case vicine. È il sistema bellicoso. Nelle recenti elezioni di San Juan, intorno ad un'urna sono caduti sei morti e venti feriti.

O voi, Ninfe, chiamate Naiadi dei correnti rivi, di giunchi cinte, dagli sguardi innocenti lasciate i vostri ondosi canali e fra le buone erbe giungete tutte: ve l'ordina Giunone. Venite, o caste Ninfe, non bisogna tardare, un contratto d'amore dobbiamo celebrare. Entrano alcune NINFE.

Entrano vari MARINARI. Su, cuori miei: presto, presto, cuori miei! Forza! forza! Serrate il bompresso. Attenti al fischio del Padrone! Soffia finchè tu non ne possa più, vento mio: finchè abbiamo spazio! Entrano ALONZO, FERDINANDO, ANTONIO, SEBASTIANO, GONZALO. Bravo mastro: mi raccomando di stare attento. Dove è il Padrone? Siate uomini! Fatemi la grazia di starvene giù, per ora!

Con un’analisi così delicata del cuore del cicisbeo, noi possiamo lasciare lo spinoso tema; tanto il cicisbeismo in Sicilia fu assai più temperato che in altre regioni d’Italia⁴¹⁶, e se si protrasse anche fino ai primi del sec. XIX esso non fu se non l’ombra di se stesso. Heinrich Westphal, che si volle nascondere sotto il pseudonimo di Tommasini, parlando del nostro Cassaro, potè nel 1822 vedere soltanto questo: che «nelle botteghe di galanteria entrano donne elegantemente vestite, coi loro cicisbei o cavalier serventi, occupate a passare a rassegna le novit

Ma lasciamo in disparte le grandi compagnie, che non entrano nel nostro povero quadro, e ristringiamoci a parlare di quelle piccole masnade di venturieri, che, datisi al mestiere dell'armi, cominciavano ad essere caporali di lancia, e, venuti in fama di prodezza, riuscivano a far manipolo di gente, che poi conducevano a' servigi di questo e di quello. La loro condotta era di tre sorte.

Di fronte al golfo di Longone è situato il forte Fucardo, con un faro per i bastimenti che entrano in porto. Intorno son rive pittoresche e dalla parte di terra i monti più scoscesi, che in qualche roccia ricordano Capri, senza avere certamente quel calore meridionale nel tono dei colori.

RAIMONDO offre il braccio a NICOLETTA, ed entrano nel salotto. NICOLETTA è una bella donna, giovane, elegante, vivace e assai distinta nei modi.

Si alza da sedere per uscire a sentir chi fosse, quando i servi, entrano nella stanza: Eccellenza, gli dicono, è giunto il marchese Palavicino, e sale adesso le scale. Il giovane Sforza, agitato da una vivissima commozione, muove allora incontro all'ospite, il quale gli si affaccia dal vestibolo.

Entrano in una osteria vuotano una bottiglia.... poi un'altra.... poi un'altra. E, il vedovo, riparlando della cara consorte, si scioglie in pianti e singhiozzi. Ma via! datti pace! dice l'amico alla fine.... Tu la conoscevi, non è vero?... Tu sai quanto era bella.... Diamine! ero sempre in tua casa....

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