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Aggiornato: 2 luglio 2025


Cosí questi cotali rendono ingiustizia a loro e a me, e anco al proximo loro, ingiustamente rivendendo le carni de' subditi loro e di qualunque altra persona a mano lo' viene. Come per questi e per altri defecti si cade nel falso giudicio. E de la indignitá ne la quale perciò si viene. E per questo e altri difecti caggiono nel falso giudicio, come di sotto ti distendarò.

Vergògnati, uomo, e raguarda e' tuoi difecti, però che hai materia di vergognarti da qualunque lato tu ti vòlli. Ma tu non ti vergogni, perché hai perduto el sancto e vero timore di me. Ma, come la meretrice che è senza vergogna, ti vantarai di tenere il grande stato nel mondo e d'aver la bella fameglia e la brigata de' molti figliuoli.

che, per virtú e per la dignitá del sacramento, gli dovete amare: e odiare dovete e' difecti di quegli che vivono miserabilmente; ma non però farvene giudici, ché Io non voglio, perché sonno e' miei cristi, e dovete amare e reverire l'auctoritá che Io ho data a loro.

E come egli gli ha messi per suoi aitatori, cosí a lui tocca el correggerli de' difecti loro; e cosí voglio che sia, che, per l'excellenzia ed auctoritá che Io l'ho data, Io gli ho tracti della servitudine, cioè subieczione della signoria de' signori temporali.

Ma Io, Veritá etterna, gli ho messi per strumento ad exercitare e' servi miei nella virtú, e come giustizieri di coloro che per li loro difecti vanno a l'ecterna dannazione, e cosí di coloro che vanno a le pene del purgatorio. Come l'anima, poi che è passata di questa vita, vede pienamente la gloria e loda del nome di Dio in ogni creatura.

Ora ti ritorno a' cherici e ministri della sancta Chiesa, lamentandomi con teco de' loro difecti, oltre a quegli che Io t'ho narrati, sopra tre colonne di vizi, de' quali un'altra volta ti mostrai, lagnandomi con teco di loro: cioè della immondizia e della infiata superbia e della cupiditá, ché per cupiditá vendevano la grazia dello Spirito sancto, come Io t'ho decto.

Cosí vi dico che voi dovete offerire a me il vasello delle molte fadighe actuali per qualunque modo Io ve le concedo; non eleggendo voi luogo tempo fadighe a modo vostro, ma a mio. Ma questo vasello debba essere pieno, cioè portandole tucte con affecto d'amore e con vera pazienzia; portando e sopportando e' difecti del proximo vostro con odio e dispiacimento del peccato.

Ma perché la reverenzia non era facta a me per mezzo di loro, però l'hanno diminuita perseguitandoli, vedendo in loro molti peccati e difecti, come, in un altro luogo, de' difecti loro Io ti narraroe. Se in veritá avessero avuta questa reverenzia in loro per me, non sarebbe levata per ne uno difecto loro, perché non diminuisce, come decto è, la virtú di questo sacramento per neuno difecto.

Essi non cercano vanno investigando de la vita loro, quando dánno le prelazioni, se essi sono buoni o gattivi; e se alcuna cosa ne cercano, ne dimandano e cercano da coloro che sonno gattivi con loro insieme, e' quali non renderebbero altro che buona testimonianza, perché quegli simili difecti sonno in loro medesimi.

E se pure conversa con quelli che sono separati dalla volontá mia, non il fa per conformarsi co' difecti loro, ma per sottrarli dalla loro miseria, perché, con caritá fraterna, quel bene che egli ha in vorrebbe porgere a loro, vedendo che piú loda e gloria tornarebbe al nome mio avere di molti di quelli che observassero l'ordine, che pure di lui.

Parola Del Giorno

serafica

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