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Aggiornato: 13 maggio 2025
Le genti del Mahdi si affolavano attorno a lui urlando sempre con crescente forza: Salute ad Abù-el-Nèmr! Il cavaliere diresse il bianco destriero verso Ahmed che si era fermato ai piedi della collina circondato dai suoi dervis e dalla sua scorta di Bagg
Alla loro testa marciavano i dervis incoraggiandoli colla voce e coll'esempio e recitando le terribili parole dei Khuatsar che suonano così: Dervis, uomini che hanno una fama di santoni. Il Mahdi, ne aveva molti. Colpisci senza tema, giacchè colui che tu odi ha meritato la morte.
In lontananza, appariva Ahmed, col turbante verde dei discendenti del profeta ed in completo assetto da guerra. Montava un superbo cavallo bianco condotto a mano da due dervis e dietro a lui caracollavano gli scièk di tutte le tribù ed una banda di Abù-Rof colle scimitarre sguainate e gli stendardi spiegati.
No, anzi ci aiuteranno a massacrare le truppe egiziane. Ho mandato dei dervis in quella citt
Ahmed e i dervis udendo quel baccano scesero in fretta la collina. Il Profeta s'era strappata dal fianco la scimitarra e l'impugnava come un vero guerriero che si prepara a scagliarsi nella mischia. Il nemico!... si urlava da tutte le parti. Il beduino, rimasto solo, approffittò di quell'incidente capitato così a buon punto per salvarlo.
Quando fu vicino alla zeribak un gran grido emesso da duecentomila persone echeggiò: Viva Ahmed Mohammed! Salute all'inviato di Dio! Ahmed con un cenno della mano fece tacere tutti quei clamori. Scese d'arcione, s'inginocchiò a terra, borbottò alcune preghiere, poi andò a sedersi su di un palco che dominava la zeribak. Gli sceicchi e i dervis più rinomati presero posto dietro a lui.
È da due mesi che io la sento dire: Sogno, o son desta? È da oltre due mesi che io la sento ripetere: È un oblìo di me stessa! Oppure: Io vivo d'illusioni! È vero, perdinci! e anche di frequente: Una donna che ha avuto tanti dispiaceri.... Sì!... ha diritto di cercare qualche conforto! Le so tutte a memoria, come un buon dervis conosce tutti i versetti del Corano.
La sua voce fu coperta da urla feroci, da urla di guerra e di morte. Colpisci senza tema, gridavano quelle voci. Colpisci senza tema giacchè colui che tu odi ha meritato la morte. I dervis s'avanzavano colla scimitarra in pugno rovesciando sull'esercito egiziano migliaia e migliaia di fanatici.
Egli discese nell'arena colla scimitarra in pugno, lo sguardo sfavillante d'ardire, attendendo con calma straordinaria la comparsa del leone che doveva attaccarlo. Uno dei dervis, per ordine di Ahmed intimò alla tumultuante folla il più profondo silenzio, dopo di che venne fatto entrare il re delle foreste africane.
Si aizzi il leone! tuonò una voce. Silenzio! gridò Ahmed Mohamed. Per la seconda volta il leone si raccolse su sè stesso ruggendo e si slanciò innanzi, e per la seconda volta ricadde senza forze. Un sorriso spuntò sulle labbra di Ahmed che guardava fisso Abd-el-Kerim sempre impassibile. Miracolo! Miracolo! ripeterono i dervis.
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