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Aggiornato: 25 maggio 2025


Hanno bene la forma del sancto baptesmo ma none il lume, però che ne sonno privati per la nuvila della colpa commessa per amore proprio, la quale ha ricoperta la pupilla unde vedevano. A costoro è decto, e' quali hanno fede senza opera, che è morta la fede loro.

E con ansietá di cuore mughiare sopra el morto de l'umana generazione, el quale vedi condocto a tanta miseria che la lingua non sarebbe sufficiente a narrarlo. Con questo mughio e grido vorrò fare misericordia al mondo. E questo è quello che Io richiego da' servi miei, e questo mi sará segno che in veritá m'amino. E Io non sarò spregiatore de' loro desidèri, come Io t'ho decto.

Quello che tu non vedi che sia expresso e palese peccato mortale non il debbi giudicare nella mente tua altro che la volontá mia in loro; e vedendolo, non el pigliare per giudicio, ma per sancta compassione, come decto è.

E però gli uomini del mondo non possono tollere le virtú de l'anima; ma tucte le loro persecuzioni sonno acrescimento e provamento della virtú. La quale prima è conceputa per affecto d'amore, come decto è, e poi si pruova nel proximo e si parturisce sopra di lui.

Apre dunque l'occhio de l'intellecto e mira nella mia mano, e vedrai che egli è la veritá quel ch'Io t'ho decto.

Vedi dunque che torna: non actuale ma con la virtú, come decto è, fortificando la strada della doctrina; la quale via e strada non può venire meno essere tolta a colui che la vuole seguitare, perché ella è ferma e stabile e procede da me che non mi muovo.

Questo è il lume comune, cioè che comunemente ogni persona el debba avere, come decto è; e chi non l'avesse, starebbe in stato di dannazione. E questa è la ragione che essi non sonno in stato di grazia non avendo el lume: però che chi non ha el lume, non cognosce il male della colpa e chi n'è cagione, e però non può schifare odiare la cagione sua.

E anco t'ho dichiarato in che modo si satisfa la colpa e la pena, in te e nel proximo tuo, dicendoti che la pena che sostiene la creatura mentre che è nel corpo mortale, non è sofficiente la pena in se sola a satisfare la colpa e la pena, se giá ella non fusse unita con l'affecto della caritá e con la vera contrizione e dispiacimento del peccato, come decto t'ho.

Pensa che egli è tanto unito l'amore della divina caritá, che è ne l'anima, con la perfecta pazienzia, che non si può partire l'una che non si parta l'altra. E però debba l'anima, come elegge d'amare me, cosí elegga di portare per me pene in qualunque modo, e di qualunque cosa Io le concedo. La pazienzia non si pruova se non nelle pene, e la pazienzia è unita con la caritá, come decto è.

Hottelo decto, acciò che tu e gli altri servi miei andiate dietro a la virtú per amore di me, e none a veruna altra cosa. Tucti questi inganni e pericoli può ricevare e spesse volte ricevono coloro che sonno ne l'amore imperfecto, cioè d'amare me per rispecto del dono e non di me che do.

Parola Del Giorno

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