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Aggiornato: 4 giugno 2025
Ma chi sa, fratelmo, chi sa!». Prende convulsamente il cornetto, che Baldassarre aveva gittato sul desco rincludendovi i dadi e li butta senza nemmanco agitarli. «Sei e sei!» gridarono gli altri due. «Il punto di Venere!».
Il banchiere assumendo quell'aspetto mortificato e increscevole che è proprio dei vincitori di giuoco, disse con parole interrotte e esitanti: vedo che la fortuna delle carte vi è contraria, nè io vorrei approfittarne di troppo... se voi desiderate desistere, o mutar giuoco.... tentare i dadi, o il tarocco, o.... La mosca, interruppe Rosen. La mosca, disse l'altro in suono di adesione.
Una gittata di dadi fra le tenebre, fra i deliri. È silente intorno a me la campagna: solo le squille di una campana lontana mi giungono attraverso il bosco, come le voci venerande di chi non è più, versandomi nell'anima i ricordi del passato: s'agitano i penduti tralci delle viti, quasi facendomi cenno ch'io mi raccosci sotto i loro padiglioni e pianga: scrosciano sotto a' miei piedi le foglie secche dei roveri, ed ognuna parmi dica: Così passano e sono calpestate le speranze!
Egli aveva appunto una gran tela intitolata il Paradiso terrestre, dove nello spazio di due metri aveva ammucchiato tutte le seduzioni dell'inferno; vino colante da brocche rovesciate sulle mense; donnine seminude addormentate nel dare un bacio a giovinotti brilli, alcuni dei quali caduti fra le gambe della tavola; dadi e carte da giuoco sulla tovaglia e in terra, stoviglie d'argento luccicanti al sole affacciato da un finestrone a guardar lo spettacolo disameno.
Eravamo ai primi nevati. Il canale s’era allargato e la montagna intorno non aveva un filo d’erba. Era tutta una rovina di massi giganteschi, gran dadi rocciosi lucenti come un metallo, mezzo affondati in un terreno sabbioso, molle per la neve sciolta di fresco e per gli scoli del ghiacciaio.
S'udiva venir, da una sala nel fondo, lo strepito dei dadi agitati in un pirgo d'argento e buttati sopra il tavolino di marmo. Qualcuno giuocava. Nicoletta si fece servire il tè, e ricoveratasi in un angolo, tutta chiusa nella pelliccia, si rallegrò egoisticamente del piacere infantile che si largiva.
Le rimanenti case di Fontanella io vorrei assomigliarle a certi luoghi veduti nei sogni, nei quali corre l'occhio e inciampa il piede, e la luce non è luce, e l'aria vi è morta. Per anditi regolari, per archi bui, per muraglie a dadi di pietra si giunge a certi bugigattoli di tragetti e di scale, dove, se al dissopra delle finestrine, se dalle pareti addentellate, se tra le gronde protese, si vede un po' di cielo azzurro, sembra un fesso da cui scappa l'anima prigioniera alla libert
Non avea finito, e i dadi don Gaifero fa volar: e se il luogo e la persona era men da rispettar, tavoliere e tavolino lo vedevi sfracassar. Egli al vecchio don Roldano tale alfin risposta d
Quell'uomo lì veniva sempre obbedito a vapore. Due minuti dopo, erano sulla tavola un cornetto e due dadi, i quali avevano spesso servito a contrabbandieri e ladruncoli per disputarsi i loro lucri o per dissanguare qualche zugo: ora dovevan servire a tre Maest
I dadi ed un bicchier di veleno; la cosa è comodissima. Voi vedete, signor uffiziale, che non vi è bisogno di padrini, non si fa chiasso: questa sera stessa, in mezzo ad una festa, ritirati in un salotto appartato, noi ci mettiamo tranquillamente a sedere su di un sof
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