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Aggiornato: 13 giugno 2025
Fu allora che improvvisamente il Demone del suicidio batté di nuovo, come nei giorni terribili della miseria, alla porta del suo pensiero. Perché vivere così? Perché ostinarsi a inseguire l'inarrivabile? Perché non voler morire quando la Morte era per lui l'unica liberatrice, l'apportatrice benigna del riposo e della libert
Quand’egli batte il ferro arroventato Dinanzi alla fornace, E sul volto ha i riflessi della brace, E s’inturgida il collo denudato, Io m’esalto per lui tutta d’orgoglio, E per lui tutto oblìo; Il mio demone egli è come il mio Dio, E per me sola, per me sola il voglio!....
Il cassiere si pose a versare sulla scrivania i sacchetti di napoleoni. Fu un'onda d'oro che coprì il tappeto verde, fu un suono d'armonia seduttiva che, ripercossa dalle pareti di quel camerino, destò, per così dire, il demone della volutt
Caduto Orlando, Buscemo, cacciato dal demone dell'odio, fatto coraggioso dalla paura, spronò il cavallo contro Fuoco ed avventandosegli addosso, disse con voce irata e rabbiosa: Fuoco, Fuoco, e la lettera l'hai recata? Voi Stampace? Rendi l'arme, gaglioffo.
Quale demone maligno e beffardo susurra all'orecchio dei dirigenti il partito ufficiale i suoi perversi consigli?
Maurizio si crucciò a Nizza due giorni; il terzo non ci potè più resistere, e allora se ne ritornò a Ventimiglia, ripartendo per San Giorgio in modo da arrivarci nella notte, due ore prima dell'alba, quando tutti dormivano. Dunque innamorato a buono? E dopo essersi messo da sè fuori del paradiso? Sì, gli bisbigliava un demone all'orecchio, sì, come un vero collegiale.
Ah giammai! Sarai la mia amica. No, demone d'inferno. Sarai la mia vittima. Ah!... il sono. Muori adunque! E l'orribile coperchio della botola, riserrandosi con fragore, lasciò l'infelice priva della presenza dell'infernale Basilio. Costui periodicamente scendeva a tormentarla; ed ella ormai sentiva sempre più avvicinarsi l'ora estrema.
Gli avvenimenti principali della sua vita passavano in folla dinanzi a' suoi occhi, come agitati da un démone furioso, incaricato di farglieli intravedere per prepararla al castigo. Di quegli avvenimenti, tutti strani, tutti di un tetro interesse, il rapimento di Gabriella le appariva come il più vicino, il più fatale.... Ah! ella avrebbe voluto strapparlo da quel fascio abbominevole!...
Credo di ciò capace il carattere generoso del Nori; ma poi mi sgomento e non oso espormi al pericolo che un ostile accoglimento ridesti in me l'antico dèmone dell'ira.
Perchè faccio male, e nel male non si dovrebbe perseverare. A me tu hai fatto tanto bene! egli esclamò, scoccandole un bacio. Sanguinavo ancora dai morsi di un demone, e adesso son portato sulle ali di un angelo. A lei spiacevano queste frasi ch'egli pronunciava con enfasi melodrammatica. Si strinse nelle spalle e susurrò: Che angelo!
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