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Aggiornato: 1 luglio 2025


Riassumendo perciò questo lungo discorso era proprio tempo se io potei prevedere i rimproveri che i critici avrebbero fatto alla mia Sorte, sono oggi ancor meglio in grado di indovinare le accuse che toccheranno a questi Documenti umani. Vuol vedere se sbaglio? Mi diranno che le favole sono troppo romantiche, che i personaggi sono troppo convenzionali, che lo stile è troppo artificioso.

Il rumore saliva; molti critici confessavano d'essere innanzi a un ingegno strapotente, il quale cominciava con la sicurezza d'un maestro. Nessuno voleva credere che l'autore non contasse per anco ventidue anni, e un giornale ne pubblicò il ritratto.

E si mise a fantasticare sopra un lavoro serio che voleva dar fuori, sopra un viaggio, che doveva fare, su certi studii critici che voleva compiere, e camminava leggiero leggiero, salutando, sorridendo, soffermandosi, guardando le vetrine luccicanti e promettenti, sbirciando i bei visini, sino a che un grande vuoto nello stomaco lo avvertì dell'ora del pranzo.

Noi popoli piú meridionali, circondati dalla pompa della natura e dalla perpetua successione delle sue infinite lusinghe, non abbiamo mestieri di andare in traccia di emozioni per sentire la vita. Noi aspettiamo che quelle ci riscuotano come a viva forza; ma non ci curiamo di promuoverle noi col nostro entusiasmo. Di qui, piú che lettori appassionati, noi riesciamo critici freddi.

Vi sono dei brani veramente sorprendenti che meritano tutta l’attenzione possibile, e spiegano tutto il mio entusiasmo per questa pubblicazione, che si affida alla benevolenza dei critici e del pubblico intelligente e senza falsi pudori.

Tutto questo non mi ha allontanato troppo dal mio soggetto, cioè dalla risposta di Ermete Zacconi ai critici berlinesi. Dicendo che nell'Ibsen l'ultima cosa da considerarsi era l'artista, Zacconi si dava la zappa sui piedi. Un lavoro teatrale dove la forma sia l'ultima cosa da considerarsi, non è opera d'arte.

CANTO PRIMO Pag. 3 Silenzio di Dio. I suoi ministri imprecano. Gli uomini ridono. Lucifero s'incarna. Proposizione del poema, ed apostrofe ai critici. Avvenimento dell'Eroe sul Caucaso, da dove eccita gli uomini alle finali battaglie del pensiero.

Alto e nobile sempre, il pensiero del filosofo russo è troppo spesso confuso, contraddittorio e chimerico; abile e vittorioso nella critica, egli è inefficace, come tutti i critici di questo mondo, nella ricostruzione; s'accosta tuttavia più d'una volta al vero, alle verit

È strano intanto che oggi questo non accada soltanto tra coloro che sono critici, scienziati, pensatori; sarebbe spiegabilissimo.

In mezzo ai racconti, che contengono un'intenzione morale, ho introdotto tre o quattro facezie innocenti, che a questi signori critici potranno parere di poco sapore o fors'anche di poco senso. Ma ai critici, se vogliono leggere, non mancano i libri di lusso dei più qualificati scrittori; mentre io penso che in un tempo in cui molti fanno ridere colla faccia scura, un po' d'allegria naturale possa sembrare agli occhi della gente quasi come una mezza novit

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