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Aggiornato: 14 giugno 2025


Non è il logos creatore, ma il logos redentore che ispira la teologia d’Ireneo e di Tertulliano.

«No! questo non è il paradiso, dacchè, aggirandomi fra i miracoli della creazione, io sento che il creatore è lontano. «Quando il creatore sar

Allora esultavano, piangevano, parlavano a lungo insieme i poveri e buoni giovinetti; le loro candide e serene fantasie aprivano il volo nel paradiso della poesia; e il divino aspetto della bellezza rifletteva anche in essi il suo raggio creatore.

Sant'Aubert si sentì ravvivato; avea il cuore commosso; versò lagrime ed innalzò i pensieri al Creatore di tutte le cose.

Era una di quelle aurore che ti fan dimenticare ogni miseria della vita per rivolgerti tutto intiero alle meraviglie colle quali il Creatore ha fregiato i mondi. L'alba primaverile che spuntava dall'orizzonte, così graziosamente tinta dei bellissimi colori dell'Iride, t'incantava.

Perciò essa possiede due valori: L'UNO INTELLETTIVO E CONVENZIONALE, ESPRESSIVO E REALE L'ALTRO. In altri termini, il suo ritmo e la sua articolazione la parola è un CANTO ARTICOLATO indipendentemente dal suo significato particolare, risvegliano in chi l'ascolta una sensazione corrispondente a quella, provata dal lontanissimo creatore della parola stessa, attraverso uno stato d'animo affine.

Aria buona di campagna aperta. Va in letto alle nove. Dorme. Che fai? Studio. Del resto, centomila lire di rendita e nello stesso luogo dove siamo, una villa all'inglese, invece di questa bicocca gemebonda, e anch'io non domanderei nulla di più al creatore del cielo e della terra. Che importa la casa, quando la bellezza sia fuori delle finestre?

E perché non ti confidi di me, che so' el tuo Creatore? perché ti confidi in te. E non so' Io fedele e leale a te? Certo : e questo non t'è nascosto, però che continuamente l'hai per pruova. O dolcissima e carissima figliuola, l'uomo non fu leale fedele a me, trapassando l'obbedienzia che Io gli avevo imposta, per la quale cadde nella morte.

Aggiungete che la bella selvaggia non era neanche tanto bruna, o era bruna con riflessi luminosi, come di rosa pavonazza. Era poi fatta a pennello; aveva le labbra tinte nel succo della melagrana; aveva gli occhi umidi e languidi sotto l’arco delle ciglia lunghe, e quegli occhi nereggiavano come due more salvatiche entro due coppe d’indaco stemperato. Che occhi, Dio creatore!

Nei silenzi della notte si partono da quella camera le armonie sussultanti che erompono dal genio creatore. L

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