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Aggiornato: 18 maggio 2025
Ma tra tuttociò s'erano inventate e incominciate le distribuzioni di grano al popolo, nuovo incentivo ad ozio e corruzioni; e s'era inventato e proposto quell'accomunamento compiuto de' diritti romani ai popoli italici, dal quale, benché non sancito allora, rimase l'addentellato a turbamenti maggiori.
Povera storia, povera politica, povera indipendenza italiana! come s'interpretano! Non bastavano conti, marchesi, duchi scellerati, non vescovi e papi tanto peggiori di quanto è piú santo l'ufficio loro; sorsero donne, pessime di tutti, corruttrici di tutto, quando lasciano il dolce e pio ufficio loro di consolare colla virtú domestica dalle pubbliche corruzioni, e si fan furie virili.
Del resto, ognuna delle tre grandi schiatte, semiti, chamiti e giapetici, ebbe suoi modi particolari di corruzioni. I semiti, anche gli erranti, serbarono piú a lungo il monoteismo, aggiunsero meno numi al Signore primitivo Adonai, Adone.
Orderic Vital segnala il contagio di questo vergognoso vizio: «Allora, dice, gli effeminati dominavano in tutti i paesi e si abbandonavano liberamente alle loro sozze corruzioni, degne delle fiamme dei roghi, essi abusavano impunemente delle orribili invenzioni di Sodoma.»
Obbligati alla vita reale, guadagnando il pane col sudore della fronte, essi non si occuperebbero di imposture, di corruzioni, e l'umanit
In Italia, dove il principe era straniero e lontano, odiato e disprezzato, i comuni, appena sorti, sciolsero la monarchia, senza sapere fondare né una né molte repubbliche vere, vere dico di nome e di fatto, ben equilibrate e intieramente indipendenti; e questa confusione, questa monarchia composta di repubblichette, ovvero queste repubblichette componenti una monarchia, questa libertá ancor servile, questa ancor barbara civiltá, dopo aver dati lampi ammirabili, ricaddero in servitú, caddero in corruzioni, finirono negli ozi ne' vizi nelle nullitá del Seicento, del Settecento e dell'Ottocento ancora.
Furono quelli dal '67 al '70 tristissimi anni, chiamati con ragione dal Garibaldi tempi borgiani, i quali forse soltanto nei presenti trovano riscontro; per la qual cosa mai come allora suonò santa e potente al cuore della patria la voce del Mazzini, quasi voce della Nemesi italiana, che in mezzo alle corruzioni, alle vilt
Poi si cadde piú giú, nell'idolatria, nell'adorazione delle immagini, dei simboli di tutti quegli iddii moltiplicati; e si precipitò finalmente nell'eccesso di quest'eccesso stesso, nel feticismo. Questa serie di corruzioni o regressi primitivi è tutta contraria a quella dei progressi o perfezionamenti delle religioni primitive, che fu idea di alcuni filosofi recenti.
Non era difficile la risposta: con le speculazioni più arrischiate, con la frode e con le corruzioni. La vita di tutti i re della Borsa e dei magnati ferroviari americani, non è che una storia di imbrogli. È impossibile mettere insieme dal nulla, con mezzi onesti e in pochissimi anni, simili sostanze.
Su in alto figure di Sibille, di Profeti, di Apostoli, severe, grandiose, più scolpite che dipinte dal pennello michelangiolesco: sulla parete di fondo il tetro Giudizio universale, una protesta dell'austero fiorentino contro il fasto, i vizii, le corruzioni dei grandi, e più basso questi grandi in carne e ossa, noncuranti di quella condanna.
Parola Del Giorno
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