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Aggiornato: 4 giugno 2025
Alcune settimane innanzi era stata solennizzata nella Pia Casa di Lavoro la festa di San Ferdinando. «Il concorso di ogni ceto di persone scrive un cronista ammesso a forma del costume nell'interno dello stabilimento fu in quest'anno maggiore del consueto e continuò fino all'ora permessa.
Non era nobile, il signor Lesarini, che debbo ora descrivervi; era abbastanza ricco per vivere ozioso, e amava consumare i suoi ozi fuori del ceto in cui l'aveva fatto nascere il caso. Tra i suoi pari sarebbe stato un signore; ma ognuno ha i suoi gusti, ed egli preferiva stare coi nobili, facendo il servitore. Uomo maturo, si atteggiava a giovanotto, accettando seriamente il titolo di «molto pericoloso» che gli davano tutti per celia, lasciandolo volentieri accanto alle loro met
Ora nessuno può fare ad Aloise il torto di credere che egli, con quello ingegno che aveva, se si fosse posto a meditare un tratto su quel dirizzone, non avrebbe durato fatica a scorgere le corna del pregiudizio. Per giungere a ciò sarebbe bastato il guardarsi d'attorno, nella gente del suo ceto, e considerare se tutti i suoi pari avevano quella scienza infusa, o quella innata nobilt
Damiani e secondo la quale nell'isola le classi lavoratrici hanno un impronta comune di miseria, di abbattimento e di patimento; dove invano si cerca un ceto agricolo, ma si trovano servi sfruttati sempre, riconosciuti mai, che per vivere sono costretti a rubare ed a vendere l'onore delle loro figlie e delle loro mogli...
Ma la colpa d'aver prodotti tanti infelici risultati è ella tutta della Francia? Senza dubbio fu sua, e tanto più in quanto era del suo interesse medesimo il ripararvi; ma in gran parte, convien pure confessarlo, essa fu anche nostra, fu del ceto patrizio.
Come il lettore ha veduto, questo signor dottor Collini, che veniva a chieder servizi di tanto rilievo, non si faceva notare per costanza nelle sue amicizie. Inoltre, viveva in un ceto di persone, e andava a cercare assistenza fraterna in un altro, in quello, per l'appunto, che aveva abbandonato.
Non meno che nella lega del popolo e ne' particolari da tal lega separabili, conobbi ne' présidi al governo politico, civile e criminale e nel ceto ecclesiastico nostro, secolare e regolare, delle persone venerabili, fornite di ottimi sentimenti, di dottrina, di prudenza, di fervente zelo, di religione, di retta morale, veggenti non lontani i fulmini smantellatori, e adoperarsi con tutto lo spirito loro per allontanarli, ma con quella inutilitá con cui dugento d'intelletto intemerato e fermo vorrebbero porre a dritto cammino cento e piú mila intelletti sviati, frenetici, guasti da falsi dettami, guidati soltanto dalle sguinzagliate passioni e da' sensi viziati e brutali, ridotti torrente insostenibile e dominatore.
La signora Caterina invece era forte e robusta, alta come un granatiere; ed anche i suoi modi bruschi e la sua intelligenza rudimentale, sarebbero stati più adatti ad un soldato che ad una signora. Signora, tanto per dire; ed equivale a donna del ceto civile; ma quelle due sorelle erano poverissime.
La più alta classe sociale, sia per natura, sia per ambizione, sia perchè lo ritiene un dovere, volendo farsi credere educata con degli Europei, è generalmente affabile, ospitaliera. Il ceto medio vorrebbe esserlo, ma non può o non sa esserlo, e tutte le gentilezze, i tratti di generosit
donde il favore, non solo dell’aristocrazia, ma anche d’ogni altro ceto. L’accorta padrona avea fatto le cose bene: larga réclame per la citt
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