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Aggiornato: 29 luglio 2025


Il Montfaucon dichiara che nessun altro cimelio gli ha destato maggior meraviglia, così pure il Cicognara; ma lo Zanotto ed il Durand dubitano, e forse a ragione, che il catino sia invece di pasta vitrea, la cui arte era perfettissima in Persia, d'onde si diffuse per la civile Europa . Questo messo fu consigliato di presentarsi al re Ferdinando di Napoli ed al pontefice.

Il secondo, cioè Federici, si alzava sempre prima di ogni altro, un po' perchè amava il pediluvio quotidiano, e un po' perchè gli piaceva diguazzare del catino più lungamente degli altri. Iniziava i suoi lavori con una spanciata di verbi inglesi, che egli si trangugiava tranquillamente, tra un passo e l'altro, fatti colla leggerezza e la mollezza della gallina che non disturba.

Lasciò la finestra e si accinse a terminare la sua toilette. Pure, a questo punto, lo prese una tristezza invincibile. Girò gli occhi intorno, e avvertì più viva che mai tutta la differenza tra l'ieri e l'oggi. Quell'asciugamano pulito, ma ruvido, appeso a un chiodo infisso nel muro, quel piccolo specchio malamente inquadrato in una cornice di carta pesta, quella brocca e quel catino di terraglia ordinaria, quelle pareti nude senz'altro fregio che un filo celeste alla base, il complesso insomma di quella camera, che la sera innanzi aveva appena osservata, lo ammoniva che la sua esistenza di giovinotto elegante era finita per sempre, ed era finita non solo in teoria, ma in pratica. Ed è appunto nella pratica che si manifestano le difficolt

"Non ve la potrei mostrare," rispose la Falsa-Testuggine, "perchè vedete, son tutto d'un pezzo. E il Grifone non l'ha mai imparata." "Non ebbi tempo," rispose il Grifone: "ma studiai le lingue classiche, e bene. Ebbi per maestro un vecchio granchio, sapete." "Non andai mai da lui," disse la Falsa-Testuggine con un sospiro: "mi dissero che insegnava Catino, e Gretto."

Poi, a un pezzo per volta, renò le posate, le asciugò e le ripose. Quando l'acqua fu a bollore, la versò adagio adagio nel catino, e cominciò dal rigovernare i piatti meno unti, per arrivar quindi ai tegami e alle marmitte.

Discinta la spada, mi beatificai con un catino d'acqua fresca, adocchiando contemporaneamente nella propinqua sala la mensa festante di diverse frutta che parevano colte nel paradiso terrestre, onde tardavami d'irrorare la gola arsa dal caldo e dalla sete, allorchè un paesano salendo le scale a salti con voce trarotta ci avvertì che un picchetto di lancieri borbonici spesseggiava, per riunirsi alla brigata.

Parola Del Giorno

garzone

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