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Aggiornato: 22 giugno 2025


Nella confusione del momento, e pestando l'acqua alla guisa dei can barboni, mi ero ritrovato per l'appunto nel bel mezzo del bottaccio, non riuscendo a far cammino contro corrente, a tirarmi destramente da un lato.

Attorno al fuoco un gruppo d'anziani stavano a sentire a bocca aperta don Santuccio, il quale con quella sua aria di domandar sempre se il mondo fosse a vendere perchè aveva quattro soldi, perorava arrotondando le parole, e dicendo sproposito da can barbone.

Mi raccomando. PANDOLFO. O diavolo, o trenta diavoli, o traditore, o gaglioffo can mastino, se non te ne farò patir la penitenza, possa morir squartato! Me l'hai accoccata: giá il dolore e l'affanno è tanto che mi stringono il cuore che non so come non muoia.

Levatosi l'accappatoio, che lo rendeva abbastanza ridicolo, ma che gli era stato necessario poc'anzi per l'acconciatura del capo, il signorino indossava una sottoveste di stoffa inglese tutta bioccoli come il mantello d'un can barbone, e vi gittava leggiadramente su la catenella dell'orologio, allorquando rientrò il cameriere.

Sono le forze vostre ora fruste, che, s'uccideste lui, Troiano e Almonte con centomila, or ne temete un solo pur di quel sangue e pur di quello stuolo? 15 Perché debbo vedere in voi fortezza ora minor ch'io la vedessi allora? Mostrate a questo can vostra prodezza, a questo can che gli uomini devora. Un magnanimo cor morte non prezza, presta o tarda che sia, pur che ben muora.

Egli era suo costume, come sei o otto canti fatti n'avea, quegli, prima che alcun gli vedesse, mandare a messer Can della Scala, il quale egli oltre ad ogni altro uomo in reverenza avea; e, poi che da lui eran veduti, ne faceva copia a chi la volea.

CHIARETTA. Va' e fa' altre arti, ché di caccia di donne tu non te n'intendi. MARTEBELLONIO. Troppo gran bocca avevi tu aperta, che aresti ingiottito il cane e il padrone intiero intiero. CHIARETTA. Non bisognava altrimenti, avendo a combatter con can debole di schiena.

In famiglia Bollati l'arrivo di Gasparo Rialdi a Venezia recò una molestia infinita. Gasparo non era più un ragazzo da prendersi a scappellotti; era un uomo, era un ufficiale tenuto in gran conto dai suoi superiori, e non si poteva sbrigarsene con delle ciancie vuote. Sua Eccellenza Zaccaria se n'era persuaso subito dopo un primo colloquio, in cui, ricevuta l'imbeccata da sior Bortolo e dai Geisenburg, egli aveva tentato di menare il can per l'aia. Bisognava vedere, bisognava studiare (proprio le parole precise di sior Bortolo), bisognava cercare con tranquillit

Intanto si era ricordata di un certo panierino dove stavano ammucchiate fotografie d'ogni specie; andò a prenderlo e vuotate le fotografie sul tavolino, incominciò ad esaminarle minutamente, procedendo nella eliminazione di tutti gli uomini e di un can barbone riprodotto con solennit

Alcuni voglion dire lui averlo intitolato tutto a messer Can della Scala; e io il credo piú tosto, per la maniera che tenne di mandar prima a lui quello che composto avea che ad alcuno altro.

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