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Aggiornato: 22 giugno 2025


Con lui non poteva menare il can per l'aia; anche senza dir tutto, doveva aprirsi con lui della prossima venuta della marchesa di Moya, e del tentativo ch'ella si proponeva di fare. Per non mancare alle promesse sue, bastava non dire che la nuova regina di Castiglia era aspettata alla coste di Spagna. Restava, e bastava, che l'arrivo ne fosse sperato, per giustificare il passo di donna Beatrice.

62 Come il veloce can che 'l porco assalta che fuor del gregge errar vegga nei campi, lo va aggirando, e quinci e quindi salta; ma quello attende ch'una volta inciampi: così, se vien la spada o bassa od alta, sta mirando Zerbin come ne scampi; come la vita e l'onor salvi a un tempo, tien sempre l'occhio, e fiere e fugge a tempo.

la folla con mille arti e mille forme e mille accenti, rapida, incalzante, sempre diversa e sempre a davante sospinta in corsa, col suo mugghio enorme, coll’acre ardor della sua forza ansante.... E la madre cercò deserte vie ove accucciarsi come un can perduto. «Dio, che ti stai così lontano e muto nei cieli, Dio che vedi le agonie delle madri e dei bimbi, ajuto, ajuto!...»

Chi morto e chi a mal termine lasciando, esce del ponte, e il rastrello ha spezzato: prende al bosco la via; ma poco corre, ch'ad un de' servi de la fata occorre. 4 Il servo in pugno avea un augel grifagno che volar con piacer facea ogni giorno, ora a campagna, ora a un vicino stagno, dove era sempre da far preda intorno: avea da lato il can fido compagno: cavalcava un ronzin non troppo adorno.

Tutti i giorni, pare impossibile, diventa sempre più bella e sempre più cattiva! esclamò il Fioccola, dandosi un pugno sul capo con comica disperazione. Poi le fece l'occhiolino: Al caso ci sarebbe un pourboire... La signora Maddalena montò su tutte le furie e scacciò il Fioccola come un can frustato. Imparate da me; che io non faccio l'usuraia!

Uno dei due barboni, il più ilare, il più bianco, lo chiamavo Ani-kaine (buon augurio). Scing-tscie (perfetto) era il nome dell'altro. Chiamava il can bassetto Buddha, perché realmente quando stava in riposo assomigliava all'idolo del nume per la pingue serenit

81 Il falcon che sul nido i vanni inchina, porta Raimondo, il conte di Devonia. Il giallo e negro ha quel di Vigorina; il can quel d'Erbia un orso quel d'Osonia. La croce che l

75 Indi va mansueto alla donzella, con umile sembiante e gesto umano, come intorno al padrone il can saltella, che sia duo giorni o tre stato lontano. Baiardo ancora avea memoria d'ella, ch'in Albracca il servia gi

Aspettò rodendo l'aglio tutto quel dopo desinare, e parte della sera; e quando vide arrivare allegramente Uncecchinamici¹, il can bracco, segno certo che il marito era nella strada, corse nella sua camera. Guardò dolorosamente il bimbo che dormiva, con una manina sotto la guancia, e con le labbruzza appena socchiuse, poi si mise ad aprir casse e far fagotti.

4 Il paladin col suono orribil venne le brutte arpie cacciando in fuga e in rotta, tanto ch'a piè d'un monte si ritenne, ove esse erano entrate in una grotta. L'orecchie attente allo spiraglio tenne, e l'aria ne sentì percossa e rotta da pianti e d'urli e da lamento eterno: segno evidente quivi esser lo 'nferno. Farò fuggir Plutone e Satanasso, e 'l can trifauce leverò dal passo.

Parola Del Giorno

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