United States or Iran ? Vote for the TOP Country of the Week !


Il colonnello Eugenio Valzania con Vincenzo Caldesi fu l'eroe della battaglia di Monterotondo, e vicino a lui cadde ferito l'intrepido Antonio Mosto, che giace cost

Sai, Nullo, disse Caldesi con voce più nasale del solito; io non gli credo, e se fossi in te lo piglierei e lo farei fucilare qui sulla piazza da questi buoni militi della guardia civica. Che ti pare, eh? E Nullo: Si vedr

Tornando a Caserta, il maggiore Caldesi mi fece: Ora credo anch'io puro sangue sannitico i cafoni del Molise. L'addio Perchè ve ne state laggiù? mi disse Garibaldi, a pranzo, nel palazzo reale di Caserta, il dopo del nostro ritorno dall'infelice spedizione; accostatevi e narratemi i casi d'Isernia.

A dimani, a dimani, s'udì da più voci. Se conclud mai na gott, esclamò Nullo, e ci separammo. Sai, Mario? mi disse Caldesi; anche stanotte, di guardia alla porta del generale! Il colonnello Paggi è la mia croce. Due volte di gi

Ferma, ferma, gridò Caldesi al cocchiere; e il cocchiere arrestò subitamente i cavalli. Che c'è? chiese il capitano Zasio. E Caldesi con uno scoppio di risa: Il nome di quel vescovo?

Mingon, amico mio, famigliare e concittadino, fa meco la guerra per diletto. Lo generò Faenza, lo rapì... Eccolo qui per lo appunto. Mingon, entrando, a Caldesi: Ooh! Caldesi a Mingon: Ooh! Ooh! era il saluto consueto del domestico al padrone, e di questi a quello. Il colonnello a me: Il generale vuole parlarvi. Vo subito.

Caldesi rizzossi attonito dalla sedia, indi vi ricadde irrigidito, e girando gli afflitti occhi al fedele Acate, gorgogliò. Ciù, Mingon! E Mingon, in dialetto romagnuolo: Boia de Signor!

Se gl'insorti ci minacceranno le spalle, noi sposteremo la nostra base d'operazione da Bojano a Castel di Sangro, mutandoci siffattamente in vanguardia dei Piemontesi. Se irresistibilmente attaccati di fronte, ripareremo con sicurezza su Bojano facendo testa a Castelpetroso. Però non credo, replicò Caldesi, che giovi scendere da un'altezza sicura per risalirne altra dubbiosa.

È il voto dell'esercito, il nostro sospiro, e una speranza scesa da alte regioni. Domando la parola, Caldesi interruppe sbadigliando: scendiamo anche noi come la prelodata speranza da codeste nuvole in terra ferma. Si compera lo champagne, o no? Mingon, sentinella vigilante, attende gli ordini. Mingon! Dove andò? Dorme! La vostra eloquenza, ragazzi, gli ha conciliato il sonno.

Mo sta bono! fece con frase e accento romagnuoli il maggiore Caldesi in atto di avvicinarmisi, visibilmente incredulo. Come? credete ch'io falsifichi le scritture? Leggete, ecco qua l'autografo. Mi corsero tutti intorno: e anco chi s'era corcato scese in fretta dal letto, in naturalibus, per verificare la mia lettura. Tant'è, i due spropositi brillavano, e la g mancava.