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Aggiornato: 8 giugno 2025


Intirizzito dalla brezza pungente che s'era levata al cadere del sole, mi recai in cucina. Mansueta seduta davanti ai tizzoni rimondava delle patate per la minestra e intanto teneva d'occhio la pentola che brontolava in mezzo al camino.

La freschissima brezza marina entrava dalle quattro finestre di quel lungo salone: appoggiato alla finestra, Fulvio guardava il mare, come assorbito. Ora Paola offriva le sigarette ai giovanotti e alle signore che osavano fumare. E la mano che porgeva il porta sigarette era così bianca, così pura di linee, che Fulvio sentì struggersi di tenerezza.

Vi andrete, rispose il medico intenerito. Oggi stesso? Se lo volete. Triste indizio la condiscendenza d'un medico. Ma Clelia vi aveva posto mente, beata del pensiero di poter uscire, io, parendomi proprio ch'ella stesse meglio. Uscimmo in carrozza. La giornata era serena; una brezza melanconica d'autunno incurvava i rami dei platani e gemeva fra le foglie degli ippocastani.

E' non si mette in rango per un nuovo Gabinetto: si lascia negghiosamente portare, cullare dalla brezza dell'opinione pubblica, la quale lo d

In compenso voleva che ella gli facesse sentire qualche bella poesia del suo libro di lettura. Sedevano a un tavolino sulla terrazza, alla brezza viva del mare, e mentre la mamma preparava il , Sabinetta declamava il suo Metastasio e il suo Parzanese colle modulazioni d'una piccola artista.

Talavera, gran bestia, non vedete la padrona, che ha pronta una carezza per voi? Il cielo era puro, e tutto scintillante di stelle. La brezza primaverile gi

Ezio andava avanti, prudentemente, alzando la faccia contro la brezza, aspirando quei profumi, raccogliendo quei suoni, sentendo intorno a il ritorno del solo, indovinando colla fantasia la bellezza delle cose: ma un cerchio di ferro cingeva il suo capo. Ah.... fece una volta, aprendo la bocca a un grido, che morì soffocato dall'angoscia mortale.

Cadeva una acqueruggiola fina, penetrante, fredda, che rendeva il tempo scuro, il cielo insipido. Gli alberi avevan perduto il loro manto e mostravano le loro ossa nere, che tremolavano sotto la fredda brezza. Il luogo era solitario. Tutto ciò stingeva sul carattere di gi

Si levò il cappello per salutarmi e siccome io andava cercando qualche altra parola prima di decidermi a quella di congedo, vedevo la sua testa scoperta nel nimbo della luce e i suoi capelli che la brezza sollevava con una morbidezza di mano amante. Non so perchè, ma trovavo una soavit

Egli mi si pose accanto, mi prese la mano. Io continuai tuttavia i miei pensieri e accarezzando cogli occhi i dolci rosai che nella brezza di marzo si preparavano alla rinascenza udii la sua voce profonda che mormorava: Dunque addio, Myriam. Ci rivedremo?

Parola Del Giorno

dell’esule

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