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Aggiornato: 27 giugno 2025
Ed in questa tolleranza ci rinfranca il pensare a' limiti della mente umana, alla vastitá dell'impresa del signor Bouterweck, ed a questo: che, nel poco dissentire che noi facciamo dall'illustre autore, potrebbe anche essere che il torto stesse con noi e non con lui.
E tanto è il bello estrinseco della poesia italiana che, s'essa per avventura fosse alcunché piú ricca di valore intrinseco, pigliandola in totale, e piú variata nella sua ricchezza, nessuna poesia d'Europa potrebbe osare di contendere con essa pel primato. Fin qui il signor Bouterweck.
Abbiamo giá detto nell'articolo primo che per gl'italiani la parte piú utile della storia del signor Bouterweck sarebbe quella che tratta non della nostra ma delle letterature straniere; e stiamo pur sempre in questa persuasione. Tuttavolta anche i due primi volumi che comprendono le cose nostre, quantunque meno importanti per noi, non sono da rigettarsi come inutili.
Ad onta di tutto questo, noi saremmo poco pratichi del nostro paese se non prevedessimo che, ove la storia che annunziamo venisse tradotta in italiano, a certe poche persone sembrerebbero nuove troppo alcune delle opinioni letterarie del signor Bouterweck, e per ciò solo meritevole di disprezzo tutto il suo libro.
Lo strignerlo in un esatto compendio era impossibile, perché, pieno zeppo com'è d'idee importanti, ha giá per se stesso un andamento rapidissimo. E però contèntati, o lettore, di quel che faremo. E vaglia a raccomandarti la lettura di questo secondo articolo il sapere che nel cenno presente non abbiamo mischiata alcuna idea nostra a quelle del signor Bouterweck.
E ciò basti per nostra discolpa. Il signor Bouterweck dá principio alla storia della poesia e dell'eloquenza italiana con un discorso, in cui prima di tutto viene investigando qual fosse lo stato della lingua nostra al comparire di Dante. In questo argomento egli segue, e lo confessa apertamente, il libro latino di Dante medesimo Della volgare eloquenza.
Conformandoci a questo disegno del signor Quintana, noi ci gioveremo in parte delle notizie somministrateci da lui, e qualche poco anche della Storia letteraria del signor Bouterweck e del tenue frutto di altri studi da noi fatti, e daremo col tempo, in diverse riprese, un Quadro storico della poesia spagnuola, il piú compendioso che potremo.
Allora avrai da me danaro per comperartene altri, come a dire del Vico, del Burke, del Lessing, del Bouterweck, dello Schiller, del Beccaria, di madama de Staël, dello Schlegel e d'altri che fin qui hanno pensate e scritte cose appartenenti alla estetica: né il Platone in Italia del consigliere Cuoco sará l'ultimo dei doni ch'io ti farò.
Per non allargare di troppo il nostro lavoro su quest'opera del signor Bouterweck, noi per ora non intendiamo di far parola che de' soli due primi volumi contenenti la storia della letteratura d'Italia. Per veritá avremmo amato di riportar per intero una traduzione di quel discorso; ma, comparativamente alla poca pazienza d'un lettor di giornale, lo credemmo troppo lungo.
Da tutto insieme il suo libro si viene a raccogliere con quanta finezza d'accorgimento il signor Bouterweck studiasse la natura dell'uomo, tutte le relazioni di esso coll'universo, poi la storia non tanto delle famiglie dei principi quanto della gran famiglia europea, poi tutti gli accidenti intellettuali che moderano l'umana sensibilitá, tutte le modificazioni del gusto, tutte le teorie del bello d'imitazione e del bello ideale, tutte fin anche le regole de' retori e dei trattatisti poetici, sieno o no giovevoli all'estetica perfezione.
Parola Del Giorno
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