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Aggiornato: 17 giugno 2025


Il carrozzone era pieno di gente; e siccome i carrozzoni di seconda classe, in Spagna, non hanno scompartimenti, eravamo quaranta fra viaggiatori e viaggiatrici, visibili tutti uno all'altro: preti, monache, ragazzi, serve, e altri personaggi che potevano essere negozianti, o impiegati, o agenti segreti di Don Carlos. I preti fumavano, come è uso in Ispagna, il loro cigarrito, offerendo amabilmente ai vicini la scatola da tabacco e le cartoline; altri mangiavano a due palmenti, facendosi passare l'uno all'altro una specie di vescica che, compressa con ambe le mani, mandava uno schizzo di vino; altri leggevano il giornale corrugando tratto tratto le sopracciglia in atto di profonda meditazione. Uno spagnuolo, quand'è in compagnia, non si mette in bocca uno spicchio d'arancio, o una fetta di formaggio, o un boccone di pane, se prima non ha pregato tutti di mangiare con lui; e per questo io mi vidi passar sotto il naso frutta, e pani, e sardelle, e bicchieri di vino, e che so io, accompagnato ogni cosa da un gentile: "Gusta Usted comer conmigo?" al quale risposi: "Gracias," a contracorpola parola che ci va) perchè avevo una fame da conte Ugolino. Davanti a me, proprio co' piedi contro i miei, c'era una monaca, giovane, a giudicarne dal mento, ch'era quel po' di viso che appariva sotto il velo, e da una mano che lasciava come abbandonata sur un ginocchio. Io le tenni gli occhi addosso per più d'un'ora, sperando che alzasse il viso; ma rimase immobile come una statua. Eppure dal suo atteggiamento era facile accorgersi che faceva uno sforzo per resistere alla naturalissima curiosit

Per solito il primo giorno ch'egli tornava da un viaggio, se la Teresa era a Venezia, egli desinava da lei; oggi egli cercò un restaurant di secondo ordine, e sedette a una tavola in disparte. Non aveva fame, ma era sfinito, e si sforzò di mangiar un boccone e di ingoiare un bicchiere di vino.

E come dimentico di quanto doveva narrare e sopraffatto ancora da immensa paura non sapeva da dove cominciare. "Saresti più lesto nelle tue delazioni al Sant'Ufficio, boccone da forca", sussurrava Gasparo, col suo vocione. "Avanti!" esclamarono Orazio ed Attilio, rimasti pazientemente silenziosi sino a quel punto.

Come? la non lo vuoleesclamava il carceriere, fuori di tra per lo stupore e per la fiducia di farne suo pro: e colla più tepida insistenza, che ingegnavasi di fare apparire sincera, ripeteva: Senta, senta!» e annusava la pietanza e l'avanzava verso di lei: Senta fragranza! È un pasticcino di beccafichi da serbatojo, tutti sugna. Ah buono! Un boccone da tornar il gusto a un morto.

Matteo potè appena trangugiare qualche boccone: e la moglie inquieta, che non ispiccava il suo sguardo dalla faccia pallida del marito, non fece neppur essa molto onore alla gustosissima minestra che spandeva un consolante odore per tutta la cucina, ed a cui, per parte sua, Gaspare mostrò col fatto una stima tutto particolare.

Ma! è proprio vero che i dolori tolgono affatto l'appetito. In tutto il giorno non ho preso un boccone, e il cibo invece di solleticarmi, chè!... mi d

FORCA. Mangierai e beverai assai bene. PANFAGO. Chi me n'assicura? FORCA. Stanne sopra di me. PANFAGO. Tu non sei buono a star sopra sotto: dico che bisogna bere. PIRINO. Panfago, per dirti il vero sto col pensiero cosí su l'effetto, che se mangiassi prima, non mangiarai boccone che sapesse del suo sapore; se hai fretta di mangiare, affréttati alla promessa.

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