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Aggiornato: 4 giugno 2025
Egli aveva un disegno: vendicarsi dello sprezzo onde Enrica lo aveva umiliato, servendosi di lui come un semplice uomo d'affari, respingendo tutte le sue proteste d'amore. Il banchiere era milionario. Avrebbe pagato a qualsiasi prezzo il gaudio di vendicarsi.
Noi diffatti, abbiamo letto una volta, che «l'oro è un vano tesoro, qual viene se'n va». Non possiamo dirvi l'autore del proverbio, perchè non lo ricordiamo più. Possiamo garantirvi, del resto, che quel proverbio non l'ha fatto un banchiere.....
Cara marchesa, io son qui tutto per lei... Si figuri che per venir qui ho lasciato la contessa A., che voleva seco ritenermi a viva forza, ho trascurato di andare dalla baronessa B, che mi attende, ed ho mandato dire a madama C, la moglie del banchiere, che mi trovavo impegnato tutto il giorno.
Questo artista, allora ricercato in tutta Europa, giunto a una gloria, che pochi hanno eguagliato nel nostro tempo, avea un grande studio in Napoli, nel palazzo del Creso americano: uno studio sontuoso, composto di tre grandi sale, ch'egli stesso gli avea fatto addobbare con sfarzi orientali. E il pittore stava eseguendo due quadri per il banchiere.
Entrato nella camera del banchiere Vitali, andò difilato ad inginocchiarsi alla sponda del letto, e veduto quel viso scarno e quei capelli bianchi, si intenerì e ruppe in grido di ambascia: Mio buon nonno! Ah, finalmente, sei tu, Luigi? disse il vecchio con quella dolce lentezza di parole che è una prerogativa degli infermi. Lascia che ti contempli un poco.
Oh! suo padre e la signora Rabbi potevano bene desiderarlo un matrimonio che li liberasse di lei; potevano bene vagheggiare per genero il ricco figlio del banchiere Svarzi!.. Ella non si sentiva di sacrificare il proprio sentimento; questo no. Se non la volevano in casa, sarebbe andata via; ma maritarsi per non esser loro d'imbarazzo, questo no e poi no!..
Samuele Hospenthal, uomo riflessivo e filosofo quanto è necessario per non dare alle cose del mondo più peso che non abbiano naturalmente, sulle prime prese la cosa in ridere e credette di vedere in questa letterina lo sfogo d'una gelosia e d'una vendetta di donna; diversamente che poteva importare a Liana che la moglie d'un banchiere di passaggio andasse a mangiare delle sfogliate tra le dieci e le undici nella bottega d'un pasticciere?
«Una signorina strana quella! «Un po' troppo altiera per la sua condizione presente! «Quante non avrebbero accolti gli omaggi dello Svarzi! osservò con un sorrisetto malizioso una signora attempata. «Sfido io!... un giovine come lui, ricco e sciocco per di più!... figlio unico e un banchiere per padre.
Ma Enrica non avrebbe mai ceduto: ella era pronta ad ogni capriccio, non sarebbe però mai discesa a tal punto. Aveva per il banchiere un disgusto insormontabile; gli domandava un favore, come si domanda a un servo quel che ci occorre: senz'annettervi alcuna importanza, e sicura che avrebbe potuto restituire quello che da lui aspettava, magari procurando a lui un grosso guadagno.
Quella benedetta parola di coltello, poco o molto, la faceva sempre trasalire, anche quando era pronunciata in una figura rettorica. Dove si potrebbe vederlo questo banchiere di... terzo pelo? In casa mia, se vuole. Lei sta ancora laggiù? Sì, cara. E quando? Magari domani. Il tempo di avvisarlo. A che ora? A mezzogiorno. Bene, domani a mezzogiorno sarò da lei. E si lasciarono.
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