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Aggiornato: 25 giugno 2025
Egli li vedeva, in attitudini familiari, avvicinarsi a lei! abbracciarla! baciarla!... Egli aveva paura di sedere dove quegli altri si erano seduti, di muoversi come gli altri si erano mossi, di parlare come avevano parlato. Con la sua sola presenza, egli contribuiva a ridestare più chiari, più netti, i ricordi di lei!
Sorridendo essa infilò di nuovo la manina sotto il braccio del Ministro, per riaccompagnarlo verso la sua piccola corte: tutti, vedendo avvicinarsi Sua Eccellenza e la duchessa Eleonora, si disposero in fila per riceverli. Oh! che peccato! sospirò il ministro. Nora sorrise, fissandolo cogli occhi rilucenti: Torni presto a Casalbara,... ma non il ministro.... lei.
Quando fu ben sicura che erano loro, proprio loro, rimase mortificata di trovarsi accanto a tal vicino. Ma come fare? Come alzarsi, avvicinarsi, chieder loro mille cose che essa bramava sapere senza destare sospetti, senza comprometterli, mentre sovr'essa lampeggiavano cinquanta sguardi d'uomini affascinati dall'incantatore suo volto?
Egli, che si ricordava del vagone cellulare che lo aveva condotto a Finalborgo con degli scotimenti di testa, vedeva avvicinarsi il giorno della partenza con orrore. Gli rincresceva di lasciarsi chiudere in quella specie di cassa da morto. Ma non avrebbe ceduto. No, non avrebbe ceduto! Se il Governo voleva disonorarsi, tanto peggio per lui.
Che cosa voglio? ella ripetè, deponendo la tazza sulla sottocoppa. Chiedimi piuttosto che cosa non voglio. Non voglio il matrimonio, per ora almeno, col conte Duccio Massenti. È troppo presto: non lo conosco. Sfido io! esclamò con un largo gesto la signora Carlotta. Se lo mandi lontano, ogni volta che cerca avvicinarsi, il poveretto!...
Vedeva soltanto Nora così giovane, così bionda che gli sorrideva, vicino vicino, colla bocca umida e rossa, cogli occhi maliziosetti e tentatori.... Sentiva soltanto la mano di Nora, quella mano piccola e calda, penetrata furtivamente sotto le coltri.... la sentiva avvicinarsi, cercare la sua.
Troppo presto, forse? Eh, dopo tutto, avrei lasciato un biglietto di visita. Ma non ci fu bisogno di questo mezzo termine. Ero a mezzo il viale, quando ella si mostrò nel vano di una finestra, al primo piano della sua palazzina; mi vide, mi riconobbe, mi gettò con la sua vocina insidiosa un buon giorno di sirena, e sparì, ma per avvicinarsi.
A tali espedienti si vedea giunto per cercar di salvare il suo onore; per aver tutte le prove di cui, nella integra sua coscienza, sentiva il bisogno, prima d'infliggere alla moglie il castigo, ch'essa avea meritato. Cristina entrò tutta umile, strisciante, rasentando le mura, quasi avesse onta di avvicinarsi a un sì gran personaggio.
Anche lei era diventata pallidissima: girò intorno allo spigolo per avvicinarsi alla mamma, ma, involontariamente lo sguardo le tornava sempre a Tina. Le due donne avevano smesso di parlare, curve sulla gonna cilestrina, gi
Ma non in tutte le opposizioni Marte giunge ad avvicinarsi alla Terra in egual misura. Mentre l'orbita della Terra è quasi esattamente centrata sul Sole, quella di Marte è invece notabilmente eccentrica: la loro proporzione e disposizione può vedersi rappresentata nella figura qui a lato, dove S rappresenta il Sole, il circolo minore è quello della Terra, il maggiore quello di Marte. Ora si vede subito, che quando i due pianeti si avvicinano fra loro nella parte più serrata dell'intervallo fra le due orbite, la Terra essendo in T e Marte in M, si ha il massimo avvicinamento possibile, siccome (con poca differenza) è accaduto nel 1877 e nel 1892, e di nuovo accadr
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