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Aggiornato: 4 luglio 2025


L'aria aveva tesori ineffabili, fragranze arcane, che le assopivano il sangue nelle vene. Presentiva una beatitudine, un'estasi, come il corpo mollemente adagiato in un morbido letto attende e pregusta un bel sogno. In quella soave dormiveglia dei sensi, la bella fidanzata porgeva orecchio al susurro dell'aura e al bisbiglio d'una voce sommessa.

È il voto dell'esercito, il nostro sospiro, e una speranza scesa da alte regioni. Domando la parola, Caldesi interruppe sbadigliando: scendiamo anche noi come la prelodata speranza da codeste nuvole in terra ferma. Si compera lo champagne, o no? Mingon, sentinella vigilante, attende gli ordini. Mingon! Dove andò? Dorme! La vostra eloquenza, ragazzi, gli ha conciliato il sonno.

19 settembre 18... Stamane, infatti, mi sono rimesso in caccia un po' prima dell'ora in cui ella suole andar fuori. Al rivolo dell'Acqua Ascosa non c'era; ed io, lesto ai casali di Santa Giustina. Ecco la Nunziata, la buona vecchierella che attende alle sue occupazioni domestiche.

Ma la casa Lysbak non attende ai lavori della campagna o lo fa per spasso; al più gli uomini tentano talora un po’ di contrabbando, perchè il contrabbando è una caccia più avventurosa e pericolosa di ogni altra. Daniele Lysbak è un signore, non ricco, ma largo e pieno di cuore tanto che non ha nulla di suo.

Non tutti gli uomini amano il focolare di famiglia, e la preghiera pei morti; molti, all'opposto, spiano dallo spiraglio della finestra quando il giorno cessa, e respirano più liberi al calare della notte, però che i pensieri e le opere loro sieno di tenebre. Ed io, che pure non amo le tenebre, non rispondo alla chiamata. Qual è la stanza che mi attende?

Siamo nel 1800. La Famiglia reale di Napoli è in Palermo. Il Duca du Berry, con un seguito di brillanti ufficiali, arriva nel nostro porto e viene a chiedere la mano d’una figliuola di Ferdinando III. Maria Carolina è a Vienna e la si attende da una settimana all’altra. Il signor d’Espinchal, uno degli ufficiali, senza perdere un solo dei divertimenti della giornata, prende nota di quel che fa e di quel che vede. Ecco una delle sue note: «Maria Amelia ha diciott’anni: figura molto gradevole, ma nulla di particolare in un paese dove di belt

Cosí come con ogni vigilanza attende che, in quanto si può, si riformi il culto della giustizia, cresca l'abbondanza del vivere, si conservi la pace, svellendo li turbatori di quella, protegendo l'infimi, con il timore ne' grandi, cercando provedere a qualsivoglia disordine picciolo o grande che si ritrovi in detto Regno.

S'avvien ch'egli pur goda, ecco la Parca rumpelo al mezzo, e varca la vita, al sol qual nebbia o fumo al vento: stato penoso e miserabil tanto! Ch'altro che affanni e pianto, travagli, sdegni, lagrime, scontento attende uomo che nasce? e se lo move fortuna a qualche onor, morte vi 'l smove.

Proferitela questa parola! L'Austria vi minaccia i dominî, minaccia Italia intera colle pretese, colle congiure e cogli eserciti accumulati; a ingojarvi essa non attende che un'occasione.

Il conte rimase immobile; un'angoscia orribile, un orribile terrore lo agghiacciò.... Ah! don Francesco scriveva a donna Maria! Le annunziava forse una vendetta!... Si arrestò. Donna Maria, Camilla non erano meno impazienti di lui. Il servo, nel porgere la lettera alla principessa, le disse: Il cameriere del signor duca attende la risposta di Vossignoria illustrissima. La risposta?... di che?...

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