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Aggiornato: 4 giugno 2025


Annunziò a Metilde il suo desiderio di ritornare a Venezia, parendogli che fosse tempo di prender possesso del loro appartamento, e di riprendere le abitudini di lavoro e di studio. Metilde non domandava meglio, accolse il desiderio del marito colla più sincera soddisfazione, quella vita di campagna le pareva davvero insopportabile, ma pel dovuto riguardo allo sposo ed ai parenti, non diceva la met

Lo stesso giorno che avveniva il dialogo tra il Collini e il padre Bonaventura, sul terrazzo di quest'ultimo, ambedue si recarono in casa Vitali. Il vecchio li accolse asciuttamente, siccome da parecchi giorni aveva uso di fare. Ascoltò i ragionamenti e le raccomandazioni del medico, le chiacchiere del Gallegos, e respirò soltanto appena vide che si congedavano.

L'imberbe mariuolo accolse la proposta a braccia aperte. Santo diavolone! eran due mesi che se ne stava in ozio, egli si sentiva arruginire.

Ma quivi era la più turpe adunazione di carne moritura che mai si accolse davanti allo stupore de’ miei occhi, e questa orribil fiera di atroci difformit

Il quale, nella sua stanzetta modesta del palazzo di giustizia, accolse amorevolmente il suo minor collega di Siviglia: ma, come seppe chi fosse il suo compagno di visita, fece la cera un po' brusca. Lo raccomando a Vostra Eccellenza; diceva il Deza, quantunque non sappia bene quel che gli occorra.

Rifeci cinque o sei volte il mio lavoro, e verso le undici del giorno appresso, ora in cui il marito non sarebbe stato in casa, corsi a portare lo scritto alla adorata signora. Mi accolse con un: bravo! e mi stese tutt'e due le mani. Sentiamo; me lo legga lei.

Il conte Zaccaria accolse con filosofica serenit

Il guardiano, uomo alto e serio con una lunga barba ondeggiante, mi accolse cortesemente alla porta del vestibolo e mi disse di presentarmi al superiore che avrebbe poi dato l'ordine che fossi ricevuto. Indi venni condotto nel vasto cortile interno di forma quadrata, circondato dai diversi fabbricati del convento e dalla facciata della chiesa.

Avvertite le donne, con un inchino graziosamente le salutò, mentre Orazio le diceva: "Irene, ti presento Silvia e Clelia, la sposa e la figlia del nostro celebre scultore Manlio", e allora con un bacio cordiale Irene accolse le ospiti.

Certo non pareva più un erborista, ma rassomigliava piuttosto ad un astronomo che cerca il suo astro. Vedendo che l'astro non compariva all'orizzonte... d'una finestra, si decise di tirare il campanello. Poco dopo la mamma d'Annina gli aperse l'uscio, e lo accolse lietamente, dicendogli: Venite avanti, Sandrino; che nuove ci recate? Brutte nuove!... Oh, come?...

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