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I vecchi attori si fermavano talvolta a contemplare colle lacrime agli occhi quelle simpatiche sembianze; e il buon Aniceto, agli ignari che gli chiedevano qual fosse quell'uomo, ne tesseva con enfasi di ammirazione l'elogio funebre. Il vecchio teatro, il vecchio caffè non esistono più. Esiste però in Italia un'arte drammatica, che è il riflesso immortale del genio di Gustavo Modena. Lecco, 1878.

Ah! i giornalisti non sanno che colpi terribili e' portano sovente sopra taluni, quando mandan giù certe novelle con indifferenza, per disannoiare tal'altri! Ma che ò fatto io dunque a questa gente perversa sclamò Maud perchè mi calunnia così? Povero moscherino! Ella non sospettava punto qual diabolico ragno tesseva intorno a lei i fili del suo destino!

Cantasirena non tuonava più, sospirava, gemeva, era commosso, aveva le lacrime agli occhi, e mentre tesseva gli elogi dell'anima grande del compianto Fara-Bon, si vuotava le tasche dei pacchi, dei pacchetti, dei cartocci di roba, e a mano a mano li ammucchiava nel grembiule che la Gioconda gli teneva spiegato davanti.

Per esempro di variati colori della sopra detta fiera qui di coloro che meglio tessendo colorano, a comparazione si ragiona, tra' quali d'alcuna donna delle parti di Libia, nominata Aragnia, così si conchiude, la quale, secondo le favole d'Ovidio, si anticamente sue tele maravigliosamente sanza arte tesseva che con alcuna idea di sapienza, nominata Pallas, alcuna volta a provare si produsse, con la quale finalmente cotal prova perdette, per la quale arroganza la detta idea un ragnatelo diventare la fece, dalla quale poi tutti gli altri così nominati discesoro.

Ma non vi era. Una giovine macilente che tesseva sola sola in una specie di cantina, facendo un rumore assordante col suo vecchio telaio a mano, vide il medico e smettendo un momento il lavoro, gli gridò dal finestrino: La cavallante è laggiù a filare, vicino ai gelsi. Ei la scorse subito. Sedeva su una carriuola arrovesciata e filava all'ombra di un gelso. Senza addarsene egli affrettò il passo.

Mangiava, beveva, rideva, tesseva stuoie e vesti, cacciava e pescava, e per bizzarria, essendo da qualche tempo addivenute logore le sue vesti, non conservava di prezioso che il medaglione vedutole al collo dalle monache di Santa Chiara ed un anello con lastra incisa in arme gentilizia.

Si fece delle palle colla midolla di pane e ci si mise a giocare alle boccie... Ci si annoiava mortalmente; si tentava attaccare una discussione filosofica o letteraria... sul più bello un prolungato sbadiglio faceva uscir di carreggiata l'oratore e lo squarcio di poesia e di eloquenza finiva con una solita imprecazione, dove non si risparmiava nessuno. L'unico che vivesse estraneo a tutto quello che si svolgeva dinanzi a noi, era il giovinetto che tesseva omelie, ripensando alla sua bella ed ai dolci momenti che era solito passare con lei. A questi sproloqui, noi assumendo la dignit