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Marmoreos etenim pillastros atque columnas tergore gestabat, nulla straccante fadiga; streppabat digitis quercus stabilesque cipressos, ac si fortificam foderet tellure cipollam. Castronem mediumque bovem denasque menestras, trenta simul panes coena mangiabat in una. Tanto ibat strepitu, libras ter mille pesoccus, tota sub ipsius pedibus quod terra tremebat.

Le faccio presente che se il cavallo a doppio uso si ammalasse.... Oh, allora poi, bagattelle, si va un po' anche a piedi... pedibus calcantibus. "Ah sicuro!" pensava fra quello scorbellato di Leopoldo, "un bel paio di scarpe nuove e avanti." Io sono bene andato a piedi tutta la mia vita! riprese il notaio. "E , che è un cavaliere!" pensava l'altro.

Un cambiamento notevole era successo nella situazione rispettiva dei coniugi Rialdi: la moglie non era più così autoritaria, il marito non era più così docile come una volta. Col suo arrabattarsi continuo, co' suoi intrighi orditi di lunga mano, con la sua pretensione di ristorar le fortune della famiglia, la contessa Zanze non era riuscita che al colossale sproposito di maritar la figliuola a un uomo vizioso e rovinato; senza impicciarsi in nulla, senza far altro che passar quattr'ore al giorno all'Uffizio e il resto della giornata a giocare a scacchi al Caffè della Vittoria, il conte Luca, gradino per gradino, era giunto a ottenere il posto di consigliere di appello, ch'è quanto dire a essere una persona d'importanza, che nelle feste solenni indossava la sua brava uniforme, s'allacciava a fianco uno spadino incapace di far male a nessuno, si metteva in testa un cappello a due punte, e percorrendo le strade pedibus calcantibus attirava sul suo passaggio le esclamazioni ammirative dei monelli. Aggiungansi a queste compiacenze morali quella d'avere uno stipendio che, in quei tempi di prezzi bassi, permetteva di mantenersi assai decorosamente. Onde non c'era più bisogno di pranzar fuori di casa due volte alla settimana, e s'era potuto sostituire con un servo effettivo e reale il cameriere che la contessa Zanze soleva prendere a nolo pe' suoi martedì. A fronte di questi benefizi il conte Luca pretendeva dalla consorte un rispetto maggiore e aveva anzi dichiarato in modo assoluto di non voler più lasciarsi chiamare coi titoli di pampano, babbeo e altri simili. La consorte ubbidiva fremendo. A lei pareva d'aver attivit