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Ed anche questa tedescolatria, nella sua forma generica, ha fondamenti e giustificazioni. Oggi come oggi, di fronte agli altri popoli d'Europa, i tedeschi hanno questo fortuito vantaggio: che il loro rinascimento, venuto ultimo, è, per conseguenza, piú vicino a noi. I loro poeti, i filosofi, gli storici, gli umanisti, e i musicisti sommi, sono, si può dire, nostri contemporanei.

Gli ingegni come quelli del Pacini sono destinati a produrre l'oro greggio. Sono dessi che forniscono la ricca miniera, dove tutta una generazione di musicisti può attingere dei tesori inestimabili. Questo spontaneo ed esuberante improvvisatore ha aperto un ricchissimo emporio ai ladri dell'avvenire. Chi sapr

Ma i quattro Musicisti Veri inarcarono le dolorose sopracciglia, dicendo che quella semplice e facile musica era ben dolce se suonata per il pap

Egli cadde in ginocchio davanti alla bambina e le prese le mani, e se le premette sugli occhi e sulle labbra: Piccola mia! Piccola mia! e le facili lagrime meridionali gli piovvero dagli occhi. Anne-Marie disse a stessa: Questo deve essere un musicista tedesco. Finora soltanto i musicisti tedeschi erano stati a questo punto espansivi ed eccitabili.

8. Invitiamo dunque i giovani musicisti geniali e audaci ad osservare con attenzione continua tutti i rumori, per comprendere i varî ritmi che li compongono, il loro tono principale e quelli secondari. Paragonando poi i timbri varî dei rumori ai timbri dei suoni, si convinceranno di quanto i primi sono più numerosi dei secondi. Questo ci dar

Ecco, ecco quale fu la vostra gloria fino ad oggi, o Veneziani! Vergognatevene! Vergognatevene! e gettatevi supini gli uni sugli altri, come sacchi pieni di sabbia per formare il bastione, sul confine, mentre noi prepareremo, una grande e forte Venezia industriale, commerciale e militare sull'Adriatico, gran lago italiano! =Manifesto dei musicisti futuristi.= 11 Gennaio 1911.

E' vero, dicevano i musicisti inglesi. E' proprio vero. Ah! la musica! Come innalza! Come commuove! Allora domattina siamo intesi, si va a giocare al golf? Anne-Marie, il Re vuole udirti a suonare. Il Re? il vero Re? ! Non un Re di racconti delle fate? No. Il Re d'Inghilterra. Quello che era ammalato tanto tempo fa e che io ho fatto guarire? Nancy sorrise. L'hai fatto guarire tu?

Ma i «Musicisti Veri» quelli di cui se ne trovava sempre uno in ogni citt

I Lidii, soggiogati dai Persi, comunicarono ai proprii vincitori i loro vizii. Questi Lidii che avevano nelle loro armate una folla di ballerine e di musicisti meravigliosamente, esercitati nell’arte della volutt

Durante i concerti l'impresario era onnipresente: girava in su e in giù per la sala e per i corridoi; lo si vedeva da per tutto, colle mani in tasca e la sigaretta in bocca. Negli intervalli tra i pezzi veniva a sedersi nella stanza degli artisti, e s'intratteneva con tutti quelli che venivano per vedere Anne-Marie. Indovinava i giornalisti col fiuto di un cane da caccia; e narrava loro fantastiche e inverosimili leggende sul conto della piccina, che facevano arrossire Nancy fino alle lagrime. Essa lo udiva parlare con tutti: coi musicisti entusiasti, colle signore commosse che venivano ad abbracciare la bambina; e a tutti Nancy lo udiva raccontare gli stravaganti aneddoti, sempre uguali, che la facevano piangere di mortificazione. , era lui che aveva scoperto questa bambina: l'aveva udita a quattro anni suonare al pianoforte i valzer di Chopin. A cinque anni, essa e il fratellino, avevano preso una vecchia scatola di legno che aveva contenuto dei fichi secchi e ne avevano fabbricato un violino. L'anno scorso ella era stata trafugata dai Nichilisti in Russia, che l'avevano tenuta per tre settimane in una specie di sotterraneo, e aveva dovuto suonare delle ore e delle ore, ogni volta che questi barbari glielo comandavano. Liberandola, le avevano poi regalato una collana di brillanti del valore di ottanta mila lire. Gi