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Buondì, cavaliere; è stato molto buono di ricordarsi di me! Sono lieta di poterla ringraziare a voce dei bellissimi libri. Un vero regalo. È tanto lungo il tempo in campagna, in questa stagione uggiosa! Grazie a lei, ho passato delle ore piacevolissime.... Mi permetta di credere che tocca a me ringraziarla.... Assuefatti gli occhi a quel dubbio chiarore, l'Olderico potè veder meglio la duchessa.

A un tratto, s'intese un rumore di passi sull'acciottolato della viottola. Come l'Olderico si voltò, vide due dame avanzarsi per la spianata. Signora marchesa! Oh, voi, Olderico! Quale fortuna!... Ci accompagnerete fra gli orrori di questo speco, non è vero? Noi veniamo a farci monaci, come Eleonora nella Forza del Destino. Voi non vi conoscete?

La duchessa si alzò. Ama i dolci, cavaliere?... Grazie, signora duchessa.... Com'ella prese la bomboniera sul caminetto, vicino la finestra, e l'Olderico le si fece vicino, scorse la fronte di lei in piena luce. I capelli bianchi? Scomparsi, spariti; invece, la pelle era impercettibilmente macchiata di nero.... E rester

Che idea, quell'Enrichetta, di venire a cacciarsi qui dentro! Olderico, statemi vicino. Salendo, ella si fermava ogni tanto, e si voltava indietro ad accertarsi ch'egli fosse . In quella sua paura, era seducentissima; però il rumore dei passi della duchessa distraeva l'Olderico.

Il cavaliere Guido Olderico.... la duchessa di Neli Valformio.... O da che parte si va pel romitorio?... Ecco, da questa parte.... L'Olderico dava la destra alla duchessa, che restava così in mezzo. Ella portava un abito grigio, di lana, semplicissimo; dei guanti grigi, e una cappottina grigia ancor essa. Non un gioiello, orecchini, braccialetti.

Per la prima, risolutamente, la duchessa di Neli entrò. La marchesa esitava, si guardava attorno, guardava l'Olderico, quasi a rassicurarsi.

Ad un tratto, il cavallo si arrestò. L'intelligente animale pareva avesse compresa la distrazione del padrone e indovinata la mèta, poichè s'era fermato da dinanzi il cancello della villa. L'Olderico discese, legò le redini all'inferriata e s'avanzò pel viale. Dei cani gli abbaiarono contro, un servo si avanzava. La signora duchessa?... Favorisca.

Intanto che il cavallo si avanzava al passo, scalpitando e mordendo il freno, l'Olderico cercava di sorprendere, nella fisonomia dei luoghi, qualche segno rivelatore dell'accoglienza che gli era riserbata. Senza esser fatuo, sapeva che non poteva venir considerato come il primo venuto; pure egli non era senza una certa inquietudine. L'impressione procuratagli da quella donna non era ordinaria. Egli aveva molto sentito parlare di lei, dell'austerit

L'Olderico la sentì che gli si stringeva al fianco; ma egli era sorpreso della propria indifferenza innanzi a quella seduzione; i suoi occhi seguivano sempre la figura della duchessa che procedeva serenamente, chinando la testa e facendo con la mano il segno del bacio dinanzi alle imagini sacre.

L'Olderico salì la breve scala di marmo, ornata di grandi vasi. Sull'uscio, un cameriere gli fece strada. Traversarono una fila di stanze semi-buie, dove i passi si attutivano sui tappeti; la duchessa stava in un salottino ancora più scuro. Entrando, l'Olderico non l'aveva scorta; com'ella si scosse sulla poltrona, le si fece incontro. Signora duchessa....