United States or São Tomé and Príncipe ? Vote for the TOP Country of the Week !


Ma ritorniamo una seconda volta, e sia la buona, al nostro don Garcìa, che con tanta attenzione seguiva le vicende di un bellissimo giuoco. Proprio si arriva al punto che la piacevole occupazione gli era interrotta dall'avvicinarsi d'un famiglio, le cui prime parole ebbero virtù di farlo balzar subito in piedi.

Frate Alessandro e don Garcìa, fatta riverenza alle dame, erano spulezzati al primo annunzio della visita illustre. Li avrebbe seguiti volentieri Giovanni Passano, ma non n'ebbe il tempo. Del resto, arrivato quel giorno come un messaggero di Gian Aloise, egli era anche in quella casa un parente.

In quella casa era andato ad ospizio il vicerè delle Indie, presso un marinaio, Gil Garcìa, che, avendo riconosciuto il suo Almirante, non aveva voluto lasciargli cercare alloggio più oltre. Forse lo trovereste migliore; aveva detto il buon Garcìa; ma stancandovi nella ricerca. E pensate, mio signore, che se la casa è povera, neanche a Valladolid son ricchi i cuori di chi possiede i palazzi.

Un'ondata di buona ventura entrava nella povera casa di Gil Garcìa; bisognava approfittare del vento; e don Cristoval, che si sentiva rinfrancato, volle vestirsi. Mentre il marinaio Geronimo lo aiutava in quella bisogna, il capitano Fiesco scese in cortile a discorrere coll'Adelantado.

Il vino di Vernazza fa bene all'uomo; conchiuse gravemente il Passano, mentre si avviava colla brigata verso l'ingresso della seconda cinta. Qui, infatti, ci ho un testo sacro ancor io; vinum bonum laetificat cor hominis. E il signor conte? ripigliò, con accento mutato, parlando a don Garcìa. E la signora contessa?

Che c'è? chiese don Garcìa. Presto, le acque; gridò quell'altro, senza fermarsi a rispondere in tono. Dove sono le acque? Nei fiumi; disse il Passano; e neanche ne han tutti. Ah, siete voi, messer Giovanni? Bene arrivato! Dicevo le acque acconce, le acque cedrate, i siroppi per la signora.

Che, vi pare? dovendo fare una visita di poche ore.... Don Garcìa inarcò le ciglia, ma non aggiunse parola. In quel mentre si faceva udire un gran rumore dalla scala vicina, donde qualcheduno scendeva a precipizio, saltando ad ogni tanto e tonfando, alla guisa dei ragazzi. E subito dopo si vide balzar dentro un adolescente, dai capegli biondi e dalla faccia birichina.

Anche don Garcìa avrebbe voluto seguire il padrone e accompagnare il conterraneo; tanto più che si approdava a Barcellona. Sosteneva di poter rientrare senza pericolo in Ispagna, avendo lasciato San Domingo col suo bravo congedo, per anzianit

Ma torniamo a don Garcìa, che in tutte queste minuzie non ha niente a vedere. Era un brav'uomo, che si sapeva contentare, avendo un pane onorato per la vecchiaia. Faceva un po' di tutto, alla Gioiosa Guardia. Antico soldato, insegnava anche il mestier delle armi ai vassalli del conte; nei giorni festivi metteva in ordinanza un centinaio di fanti a piedi, e una diecina d'uomini a cavallo, che facessero bella mostra battendo le strade da Chiavari a Carasco, a San Colombano e più oltre. Invigilava, nelle stagioni opportune, ai raccolti dei poderi, e riscuoteva in nome del conte tutti i diritti feudali, facendo qui, come del resto, assai bene le cose, con gravit

No, non ci siamo ancora, a quel punto; rispose don Garcìa, rannicchiandosi. Penso, del resto, che quando saremo a quel punto, egli mi dovr