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Dentro il còncavo Della rupe umido seno, Non più grande D'una coppa il tuo s'espande Specchio lucido sereno. Il ciel nitido Vi discioglie l'oltremare: S'arde in ciel rossa una nuvola Sangue pare. Bella a sera Nel tuo freddo orror ferrigno, Quando incombe la bufera, Quando trema sul macigno Un sottil candor lunare. Pari a questa Piccioletta anima mia La tua conca all'armonia Apri tutta natura.

tal qual di ramo in ramo si raccoglie per la pineta in su 'l lito di Chiassi, quand'Eolo scilocco fuor discioglie. Gia` m'avean trasportato i lenti passi dentro a la selva antica tanto, ch'io non potea rivedere ond'io mi 'ntrassi; ed ecco piu` andar mi tolse un rio, che 'nver' sinistra con sue picciole onde piegava l'erba che 'n sua ripa uscio.

Fornito il favellar, cinto di brando Così sen va, ch'a pena segna il suolo; Falcon men pronto alza le ciglia, quando Il buon maestro gli discioglie il volo; Rimansi Cassinice, e sospirando Giù per le guancie ella rinversa il duolo, E fin ch'appare intentamente il guarda, Poscia a le stanze ritornar non tarda.

Giacomo girava gli occhi stralunati dintorno, e con quel suo profondo sbigottimento, anzichè dissipare, confermava i sospetti della moglie. Alla fine, come avvilito esclamò: Ah! chi mi avvelena il cuore della mia donna? chi divide la carne dalla mia carne? Quello che unì il volere di Dio discioglie la malignit

tal qual di ramo in ramo si raccoglie per la pineta in su 'l lito di Chiassi, quand'Eolo scilocco fuor discioglie. Gia` m'avean trasportato i lenti passi dentro a la selva antica tanto, ch'io non potea rivedere ond'io mi 'ntrassi; ed ecco piu` andar mi tolse un rio, che 'nver' sinistra con sue picciole onde piegava l'erba che 'n sua ripa uscio.

Tacque, e poi che più fiera al fiero caso L'affamata canaglia urla e s'avventa, Da superbo furor l'animo invaso: Vil turba, esclama, or le mie carni addenta! briciolo di lui saría rimaso, Se l'opra del Demonio era più lenta; Ei la turba contiene, e la captiva Bestia discioglie, e vuol che soffra e viva.

Non ha trïonfo e pace Questo agitato vortice Di affanni e di piaceri. Come in silice abietta Prigioniera scintilla, Così l'anima, eletta A miglior sorte, ascondesi Ne la mortale argilla. Dio ve la chiuse; al solo Cenno del suo pensiero Ella discioglie il volo, Mesce il suo raggio a l'iride Del sempiterno Vero.

Ben su l'alto de' rami infra le foglie Mirar si lascia il Pellican benigno, Che cotanto d'amor nel petto accoglie, Ch'ei stesso per amor sel fa sanguigno; Guardando inverso lui canti discioglie, stancar se ne sa candido cigno, E passer solitario a' cari accenti Disposto è sempre e ne raccheta i venti.

D’improvviso, dal suo congegno d’ortopedica ferraglia, un paralitico sorse. Dapprima stette in bílico sui ginocchi, aprendo le braccia: indi si levò. Si levò barcollante, nuovo a quell’equilibrio verticale come un fanciullo che discioglie i primi passi; e rideva di un riso ebete, puntellandosi nel vuoto contro la minaccia di ricadere.

al suon de la dolcissima armonia ferman le penne i tempestosi venti; stanno i giri del ciel taciti e intenti; e non ch'altri, ma Febo il corso oblìa. E qual alma mortal la mira e ascolta, ad ogni uman disìo tutta si toglie e con tutti i pensieri al cielo aspira. La mia, che mai da lei non si discioglie, col vago spirto suo da Amore accolta a quel si stringe, e 'ntorno a lei s'aggira. Dello stesso