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E come miserabili pastori non si curano di vedere il loro frate subdito nelle mani delle dimonia, anco spesse volte essi stessi ve ne mectono; e alcuna volta, cognoscendo che essi sonno dimòni incarnati, gli mandaranno per li monasterii a quelle che sonno dimonie incarnate con loro insieme, e cosí l'uno guasta l'altro con molti e sottili ingegni ed inganni.

Quando gl'impiegati ricevono una mortificazione si studiano rovesciarla sopra gl'inferiori; ella è come un sasso, che rotola finchè trova scalini; ma no, il paragone non mi sembra adattato; direi piuttosto, che la scintilla del malcontento, sprigionata nelle alte regioni, ricerca velocissima le parti più recondite delle segreterie, dove però si sperpera fra tanti, che sovente o non la sentono, o non la curano; e ad ogni modo tutti con una squassatina se la gittano via dalle spalle.

E in tanto è unita la sua volontá con la mia che, vedendo il padre o la madre il figliuolo ne l'inferno, o il figliuolo la madre, non se ne curano; anco sonno contenti di vederli puniti come nemici miei. In neuna cosa si scordano da me: e' desidèri loro sonno pieni.

Gianni si affaccendava ora a trovare per Cencio una stanza qualsiasi d'affitto in vista dello studio di Manlio. Il che gli venne fatto facilmente. In quella parte della capitale del mondo l'affluenza delle genti non è mai strabocchevole, poiché i preti, che curano tanto per il bene materiale, non pensano, rispetto agli altri, che al bene spirituale.

La produzione argentina intanto trova nei trasporti il più grave ostacolo ad uno sviluppo rapido. Le Compagnie ferroviarie se ne curano poco: esse sono in una botte di ferro. Ma se si esamina il funzionamento delle Banche nell'Argentina, si rimane ancora più meravigliati. Leggere di cose bancarie argentine è divertente quanto il leggere dei romanzi inverosimili. C'è del fantastico.

Questi cognobbero la veritá della bontá mia e la bellezza e dignitá loro, perché la superbia e amore proprio non l'aveva obfuscato tolto el lume della ragione, però che n'erano privati e amavano me e la salute de l'anime. Ma questi tapinelli, perché al tucto sonno privati del lume, non si curano d'andare di vizio in vizio, in fine che giongono a la fossa.

E pur li zuccheri si fanno in Regno, e in quello si fa l'impresa di cannameli. E sono di tanta poca industria, che non si curano d'imparare l'artificio di raffinarlo, e quelli fan venire da Venezia, pagandoli al doppio. E cosí il bianchire la cera. E, se alcuna volta d'alcuni si è tentato l'uno e l'altro artificio, è stato ad instigazione di forastieri: non ha durato.

E per questo, com'Io ti dixi, si curano tanto della tribulazione quanto della consolazione, perché non cercano le loro consolazioni, e non m'amano d'amore mercennaio per proprio dilecto, ma cercano la gloria e loda del nome mio.

Cosí a mano a mano seguitano le foglie, le quali sonno le parole che escono della bocca in vitoperio di me e del sangue de l'unigenito mio Figliuolo e in danno del proximo suo. E non si curano d'altro che di maledire e condepnare l'operazioni mie, o di bastemmiare e dire male d'ogni creatura che ha in ragione, come facto lo' viene, secondo che il loro giudicio porta.

Le loro predicazioni sonno facte piú a piacere degli uomini e per dilectare l'orecchie loro che ad onore di me; e però studiano non in buona vita, ma in favellare molto pulito. Questi cotali non seminano el seme mio in veritá, perché non actendono a divellere i vizi e piantare le virtú. Onde, perché non hanno tracte le spine de l'orto loro, non si curano di trarle de l'orto del loro proximo.