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Irrideva col fischio del monello Ai lucidi ingranaggi: Genio infantil perduto in un inferno, Correa fra casse e sbarre audacemente, E ogni cinghia parea che l’afferrasse Qual spira di serpente; Ed ogni morsa lacerar parea Volesse le sue carni a brano a brano, Ed ogni uncino conficcar la punta In quell’esile mano.

Correa pel monastero una pazzia: che si tenea per moral lavorio l'opre e i romanzi del poeta Marco, ed ogni tavolin n'era giá carco. Le universali letture erano allora le opere del Chiari e del Goldoni. Dalla ottava 37 all'ottava 46 è censura derisoria de' romanzi del Chiari. Stanza 71.

Sappi, lettor, se tu non se' francese, che a Parigi non s'usa quella trama di proibir, come in altro paese, d'andar nel chiostro a visitar chi s'ama. In qualche giorno questo vien permesso: correa quel giorno libero l'ingresso. Mette il zendal Marfisa in sulla testa, facendo «bao bao» col suo ventaglio; giugne al convento, e la campana presta tira, e gran picchi fe' dare al battaglio.

109 ben che l'avea lasciate in su la strada a quella volta che le fur d'impaccio, quando per riaver sua buona spada correa dietro a Brunel degno di laccio. Questa istoria non credo che m'accada altrimenti narrar; però la taccio. Da me vi basti intendere a che guisa quivi trovasse l'arme sue Marfisa.

Ed ecco in alto un fiammeggiar profondo Correa di tuoni orribile infinito; Traggo al rimbombo l'Ocean dal fondo De gli antri spaziosi ampio muggito; Tutto si scuote il ciel, si scuote il mondo, Si scuote infra gli abissi il gran Cocito; Ed orrendo AMEDEO spegne e minaccia Il campo avverso, e ne la fuga il caccia.

Correa pel monastero una pazzia: che si tenean per moral lavorío. l'opre e i romanzi del poeta Marco, ed ogni tavolin n'era giá carco. Marfisa va leggendo que' volumi, ch'erano stati sempre suoi diletti, e cerca ritrovar nei lor costumi una fuga che in capo se le assetti.

85 Roppe il velo e squarciò, che gli copria lo spaventoso ed incantato lampo, al cui splendor cader si convenia con gli occhi ciechi, e non vi s'ha alcun scampo. Aquilante, ch'a par seco venìa, stracciò l'avanzo, e fe' lo scudo vampo. Lo splendor ferì gli occhi ai duo fratelli ed a Guidon, che correa dopo quelli.

Il marchese sudava e sospirava per qualche gesto che lo trafiggeva, e peggio, ché il guascon mai non partia, ma volea ch'egli primo andasse via. Correa d'aprile il bel mese ridente, e s'aspettava il giugno agli sponsali. Il Tauro in ciel minacciava sovente alla teda d'imen futuri mali. Nascean de' gran sospetti veramente di scioglimento ancora in fra i mortali.

Presso al sepolcro una torre alta vuole; ch'abitarvi alcun tempo si destina. Un ponte stretto e di due braccia sole fece su l'acqua che correa vicina. Lungo il ponte, ma largo era poco, che dava a pena a duo cavalli loco; 34 a duo cavalli che venuti a paro, o ch'insieme si fossero scontrati: e non avea sponda riparo, e si potea cader da tutti i lati.

E, per accennare alcuna cosa in breve della proporzione degli antichi, per quanto si lege in Platone, nel suo tempo correa la proporzione duodecima, e ne' tempi nostri poco differisce, ché in alcuni luochi piú e in alcuni meno si ritrova.