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Quanto a messer Nicolò di Oderigo, richiesto da me che cosa fosse scritto a lui, per darvene contezza, risposemi queste parole: "Il nostro eccelso concittadino spera e dispera ad un tempo: è come un naufrago, che può toccar terra con l'aiuto di Dio, o andare sommerso nel profondo del mare. Egli è tanto disgraziato come grande".

Molto radicarono le nuove opinioni in Vicenza, ed un'accademia di quaranta si era radunata per prendere partito del come credere e adorare. Inquisizione ecclesiastica non tollerava Venezia, ma i suoi inquisitori di Stato colsero cotesti novatori, e fecero strozzare Giulio Trevisani e Francesco di Rovigo: gli altri scamparono a rotta. Fra i quali Alessandro Trissino con altri riparò a Chiavenna, donde scriveva al concittadino suo Lionardo Tiene, perché con tutta la citt

Il vero, mia signora; rispose prontamente il Fiesco, volgendo il discorso al punto che più gli premeva. Se Voi non eravate, se il vostro alto patrocinio non assisteva il mio grande concittadino Colombo, sarebbe ignota la terra dove è nato il mozzo Bonito, e il mare tenebroso custodirebbe i suoi gelosi segreti.

Dicendo quest'ultime parole, aveva accompagnato il suo giovane concittadino fino alla porta del di lui alloggio, dove, datagli la buona notte, lo lasciò.

Palmiero Abbate nel 1272 fu castellano del castel di Favignana per Carlo I, come si vede in un diploma pubblicato dall'er. Michele Schiavo, Memorie per la istoria letteraria di Sicilia, tom. I, par. 3, pag. 49 e seg. Tutti gli scrittori Trapanesi voglion Palmiero lor concittadino, i Palermitani lo contendon loro; gli uni e gli altri senza provarlo abbastanza.

Per Gregorio XVI gli ebrei fecero dipingere dal pittore Pietro Paoletti di Belluno, concittadino del nuovo papa, un libro che conteneva tutti gli emblemi e tutte le poesie, e fattolo riccamente legare lo presentarono al pontefice, che volle mandarlo in dono al Capitolo della sua citt

È arrivato quel nostro insigne concittadino, che è il senatore G., prefetto di Verona, l'onorevole O., l'onorevole R., e il nostro marchese V., se pure egli non desidera d'essere posto fra i filarmonici. Proprio l'ultime righe e ho finito. A Vicenza ebbi il piacere di conoscere quel cesellatore famoso, queir ageminatore, quello sbalzatore, quell'incisore che è il Coltellazzo.

Se il Morone aveva fatto capo sul Palavicino per tentare un colpo ardito al fine di cacciare i Francesi di Lombardia, era appunto per aver scorto nel suo giovine concittadino questa tendenza alle veementi accensioni dell'entusiasmo, che talora sono generatrici di grandissime cose; però lo aveva anteposto a talun altro forse più di lui fornito di equabile fermezza, ma di lui meno ardente.

E perchè di questa guisa, tormentando pazienza e tasche, cogli spiccioli del forestiero più spesso che non coi fogliolini sudici del concittadino, i sopracciò vengono poi comperando a lor volta degli spiccioli di pittura e di scoltura, credono o dicono d'incoraggiare le arti.

Sei tu, amico? disse il maggiore, muovendo incontro al nuovo venuto. Eccoti mio figlio, per l'appunto, Lorenzo Salvani: un tuo concittadino, il quale, scommetto, sa tutti i tuoi canti a memoria. Bello, e animoso, in verit