United States or Bouvet Island ? Vote for the TOP Country of the Week !


Il fruscìo d'una veste. La signora Berni, avvolta in una mantiglia luccicante di jais, le mani nascoste nel manicotto, il cappellino ancora in testa, si avanzava verso il marito, affrettando il suo piccolo passo. Roberto, Roberto, hai tu trovato? Egli non aveva l'aria di intendere.

Vi è una specie di stratificazione dei sentimenti, come vi è una stratificazione dei terreni di cui si costituisce la crosta del globo; il cataclisma che mette a nudo le formazioni preistoriche trova il suo riscontro nelle crisi della coscienza che sollevano l'antico fondo sepolto sotto le impressioni di più fresca data. Uno sconvolgimento di questo genere era quello operatosi in Roberto Berni; soltanto, esso non era dovuto ad un urto repentino e violento. Insensibilmente, a propria insaputa, un movimento di reazione interiore lo aveva rivolto dalla presente adorabile realt

Seduto al suo scrittoio, col gomito appoggiato alla cassetta dischiusa e la testa nella mano, Roberto Berni si rivolgeva da un'ora quella domanda. Le sue lettere erano , riunite in piccoli fasci sui quali erano tracciati dei segni convenzionali, ancora tutte odoranti d'un profumo indefinibile di cui la cassetta era impregnata.

In una biblioteca, alcuni volumi rovesciati, collocati di traverso con dei segnuoli di carta, dei libri di teologia, poi la Storia della Chiesa di Fleury, il Codice del Regno, i Commentari sul Codice, di Tullier, le opere di S. Alfonso di Liguori, l'Orlando Innamorato di Berni, La Scienza e la Fede, giornale dei gesuiti, un volume di Walter Scott.... Dei fasci di carta occupavano le poche sedie del gabinetto; dei fascicoli in carta bollata, dei pezzi di minerali ferro, marmo, rame giacevano in ogni angolo.

Le anime timorate dei Gesuiti, per evitare gli scandali, provvidero che fossero applicate ai Luterani le sentenze dette dal Berni contra i Preti, conciando il sonetto così: Piangete, Luteran, chè il nostro Christo Cotanto vi odia, che non più si offende Del Turco, e l'errar vostro ognor si estende Per far lo stato vostro empio e tristo: ec. PETRARCA, Sonetti.

Leon X nel mezzo del banchetto era seduto su d'una seggiola più alta a dominar tutti quanti, come colui che del proprio nome avea a contrassegnare il suo secolo. Il cardinal Bembo alla sua dritta, il Bibiena alla sinistra; l'Accolti, l'Agostini, l'Alciato, il Sannazzaro, il Beroaldo, Demetrio Calcondila, Annibal Caro, Casliglione, Rafaello di Urbino, il Giovio, il Trissino, il Morone, seduti l'uno accosto dell'altro. Così gli ambasciatori di Francia, di Spagna, d'Alemagna, d'Inghilterra, e alle stelle principali mescolate le stelle minori, fra le quali, per quanto sia l'amore che gli portiamo conviene annoverare anche il nostro protagonista. In mezzo a tanti splendori ve n'era però qualcuno di una luce alquanto equivoca, e tra gli altri l'Aretino, invitato appositamente dal signore del castello perchè intrattenesse l'adunanza coi suoi petulanti epigrammi, al quale era stato posto di contro il Berni, fidando che questi due così acri ingegni, mordendosi a vicenda e continuamente e senza piet

Ma se nel Bibbiena, nel Lasca, nel Berni il Decamerone riverberava una certa vita licenziosa e buffonesca da potere qualche volta simulare la vita comica, nelle commedie dell'Ariosto vissuto sempre fuori di tale ambiente in un mondo tutto pieno di erudizione, l'imitazione classica soffoca ogni spontaneit

Questi versi, e taluni altri dei quali la citazione si omette, pronunziati da Francesco Cènci nel corso di questo Capitolo, appartengono a certo sonetto di Francesco Berni canonico fiorentino.

Le porte delle prigioni, almeno le principali, costumarono fabbricare basse; e tal'era anche la porta delle carceri di Firenze, oggi demolite, chiamate Stinche. Il BERNI giocondamente la descrive nel suo Capitolo in lode del Debito. Anche adesso non sono andate in disuso, e nelle prigioni umanitarie io le ho notate.

Malgrado sapesse a memoria quelle poche parole, Roberto Berni s'avvicinò di nuovo al suo tavolo e con mano tremante rovistò nella cassetta. Il Gil Blas era , gualcito, bucato, ingiallito nelle pieghe. «Nous venons d'apprendre....» e come lesse il suo nome, il nome di Bianca, il nome della sua Bianca morta e adorata, scoppiò in pianto dirotto.