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Il terreno non è piano, ma accidentato, percorso da piccoli ruscelli, in molti punti paludoso; vi abbondano gl'istrici, le tartarughe e le serpi; noi vi trovammo spesso delle penne di galli selvatici, avanzi del pasto di qualche aquila: ciò dava ancora maggior risalto alla cupa poesia di questa riviera.

Ecco Tagliacozzo! Ha un aspetto cupo, visto così in distanza, con la rocca dei Colonna in rovina, tutto raccolto sul dorso accidentato del monte rupestre! Ci aspettavamo una massiccia mole di pietra, quando passammo attraverso la grande Porta Marsicana, e invece trovammo con meraviglia una piazza gradevole, con una bella fonte, circondata da pittoreschi edifici con balconi e finestre gotiche, e palazzi del Rinascimento. Entrammo in un albergo le cui dimensioni di palazzo, come la grande e bella strada nella quale si trova, ci riempirono di stupore. Nei secoli XV e XVI debbono aver fiorito qui delle ricche famiglie all'ombra della signoria colonnese. Io avevo in questa citt

Non siam più che una cinquantina, Galeazzo, ed è invero una gran vergogna! Ma se tu fossi mai per mancare, più non saprei che dire di questi tempi così scaduti. Tempi scaduti certo. Ma!... non so cosa dirti. Io per me non ho polmoni che bastino a metter aria in questa vescica così vizza e screpolata, e quando un corpo è accidentato, altro che ortiche ci vogliono.

La domenica 29 siamo svegliati dal grido di el matera, el matera, cavaga, la pioggia, signori, che i nostri servi ci fanno intendere, sapendo quanto ci stesse a cuore questa brutta compagna, perchè nojosa nel viaggio e più che per questo, perchè gonfiando il Taccazè potrebbe tagliarci la via al ritorno. Una fitta pioggia aveva infatti durato tutta la notte e ancora continuava, ma bisogna prendersela con disinvoltura, sellare le mule e come splendesse il più limpido sole, mettersi in cammino. Ci avviciniamo alla gran catena del Semien, e diamo scalata ad un'altura ertissima dove il terreno bagnato rende il salirvi doppiamente faticoso e per noi e per le mule. Il cammino continua poi molto accidentato in continue discese e salite; per lungo tratto corre anzi su di una via dove la mano dell'uomo rese possibile il percorrere il versante di un enorme vallone, da dove durante qualche lucido intervallo in cui il vento ci libera per pochi istanti dalle moleste compagne, la pioggia e le nebbie, si intravedono valli scoscese e pareti rocciose di monti a profili orizzontali, interrotti da guglie. Siamo in una regione veramente alpestre, dove un vero sistema costituito, per così dire, di catene montuose surroga quel caos di natura sconvolta che percorremmo nell'andata, più al basso parallelamente a questa altezza. Frequenti corsi d'acqua gonfi in questa stagione abbiamo a guadare, e dopo una giornata veramente campale ci fermiamo verso il tramonto chiedendo ospitalit