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Una formidabile parola si gonfia e balza fuori dalla tua bocca, in pieno cielo, alla cima d'un lungo tubo di nerissimo fumo, simile a quei molli globi di vetro in fusione che i vetrai soffiano, gonfiando le gote, tra la furia incandescente d'una vetreria! Il Vulcano. Io non ho mai dormito, Lavoro senza fine per arricchire lo spazio d'effimeri capolavori!

Il generale si rasserenò, e senza badar più a quel borghese, si accostò saltellante alla Fanny, e si mise ad aiutarla a calzarsi i guanti, gonfiando le guance e soffiando più forte che mai. Giacomo salutò, con un altro inchino, e se ne andò serio, impettito. Ma appena fuori fece anche lui un salterello, fregandosi le mani e strizzando l'occhio. Ah! ah! la faceva in barba a un generale!

Invece quando il nostro pianeta si avvicina all'equinozio di primavera, e le nevi si sciolgono sui monti gonfiando i torrenti, e la terra e gli alberi si vestono di fiori come per celebrare il risveglio della natura, si sente il sangue scorrere più rapido per le arterie, il cuore battere più forte, il cervello espandersi in soavi pensieri.

Or si de' dir che la scrittura fatta tra la pudica Marfisa e Terigi fu gran cagion d'una ciarlata matta nelle case e botteghe di Parigi. Molti stati con la faccia stupefatta, tutti cercan le cause ed i vestigi; sembra che a ognun quella faccenda tocchi, tante dispute fan, tirando gli occhi. Molti dicevan gonfiando le gote: Che avvilimento è questo di Ruggero!

Tu disprezzi e beffi questi compilatori di congetture e correzioncelle e aridi commenti. E di che cos'altro hai tu rempiuto il tuo commento alla Chioma di Berenice, che d'intorno a quarantasette distici si venne gonfiando per trecento pagine in ottavo grande? Foscolo Ah, ah, ah, tu vuoi farmi ridere! Io Questo e non altro, hai voluto fare? Foscolo , appunto.

Il generale continuava a, fissare il giovinotto, e, quasi annusasse odor di polvere, gli si rizzavano i peli dei grossi baffoni, tinti di nero, il ciuffetto irto in mazzo al cranio pelato. Giacomo, dal canto suo sosteneva imperterrito quello sguardo. Trebeschi? domandò finalmente il generale, gonfiando le gote e soffiando ad ogni parola. Trebeschi?... Ufficiale?... In cavalleria?

Che il mio treno voglia forse disossarsi per mordersi meglio con avidi aguzzi denti, inondando gli echi del suo dolore irreparabile e gonfiando d'amarezza la notte ebbra delle lagrime contenute delle Stelle?... Ah! no!... Non più singhiozzi!... Mi spezzi la schiena!

Ma ci fu il duro che non cadde nella rete; che negò non solo di saper di posate, ma minacciò anche di prendere a pedate nel sedere il tristerello se non batteva il tacco, e addio cuccagna. Il diavolo addosso però l'aveva mastro Andrea che inghiottiva male i lavacapi che gli faceva il sor giudice, gonfiando le gote, e sbuffando.

O instancabile mare, che vai gonfiando e rigonfiando il tuo ventre azzurro, di sabbie nutrito e di rocce frantumate... tu che arroti i capezzoli irritati delle tue poppe esauste di sirena, qui sotto il malfermo impiantito, urla, urla dunque il tuo enigma!... Dimmi qual'è la tortura e qual sar

La Bortola del sarto ha vinto cinquantasei lire coi numeri del matto. Il Rosso rise ancora gonfiando gli occhi slavati. Quello era un conte diventato matto per i liquori. Chi troppo, chi nulla.... C'è qui il maresciallo. Venne anche il sindaco e il dottore. Il cadavere fu scoperto. Pareva una mummia ingiallita. La creta gli riempiva ancora la bocca e i forellini del naso.