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Aggiornato: 17 giugno 2025
Esitò un istante, per chiamare in aiuto la sua memoria e ordinarla, poi seguitò: Le ho raccontato che c'era in casa, a Parigi, una governante che si chiamava mademoiselle Praline e vestiva sempre la sera con gli abiti scollati, coi capelli biondi e lunghi e con belle scarpette di vernice. E cantava tutto il giorno e aveva il naso voltato in su. Poi alla sera veniva a pranzo con gli abiti scollati. Ma il pap
Gli artisti olandesi non fecero che andar dietro al gusto imperioso del loro popolo, che tinse di colori vivissimi le case, i bastimenti, in alcuni luoghi i tronchi degli alberi, le palafitte, gli stecconati della campagna; che si veste, che si vestiva molto più allora di colori allegri; che ama i tulipani e i giacinti fino alla pazzia.
Quando tutti se ne furono andati, ella tornò con Rosa nel proprio appartamentino, e si fece vestire. Malgrado la sua sgraziata figura, Bice era sempre di una eleganza tanto più squisita che non ne traspariva alcuna civetteria; laonde molti dicevano che vestiva all'inglese per satireggiare con questa parola male appropriata la severit
Non sfoggiava; tutt'altro. Vestiva sempre abiti lisci di percale a colori smorti; in testa usava un cappellone a larghe tese, quasi sguernito. Semplicit
Era grande e grosso come un facchino, e vestiva da sacristano: sulla sua feccia da villan rifatto voleva mettervi a forza qualche cosa di umile, di piacevole, di benigno, e non riusciva che ad una smorfia; teneva gli occhi abitualmente rivolti a terra, ma li alzava spesso verso il cielo.
Vestiva sempre casacca, calzoni, berretto e calze di panno, met
"Per questo, bella Contessina, poss'io soddisfarla immediatamente", disse don Annibale, e tolse dalle tasche del redingotte che vestiva, due libri stretti in elegante copertura, ed uno gliene presentò aggiungendo: "Questa è una raccolta di disegni miniati rappresentanti vedute del lago, con brevi descrizioni: avr
E da quel primo giorno in poi, Nora si era presa di un grande attaccamento per la signora Laner: dalla mattina, quando Nora era ancora a letto, poi quando si vestiva, poi a colazione, a pranzo, fino alla sera in teatro, la voleva sempre con sè. Evelina sottomessa, remissiva, zelante, sempre ai piedi "della duchessa", sempre in ammirazione "della duchessa."
Vestiva infine severamente, di seta a cordelloni, d'un pavonazzo carico; il seno, coperto bensì fino alla radice del collo, ma non dissimulato da pieghe, pareva non aver riconosciuto, oltre i trenta, l'impero degli anni. E la marchesa ne aveva quarantasette, o poco più; certo i quarantotto non erano anche suonati.
Si vestiva a malincuore; usciva a stiracchiarsi ed a sbadigliare nell'orto, per farsi cantare da una fante chiassosa il solito ritornello: Chi sbadiglia non può mentire; o gli ha fame, o vuol dormire; o gli ha qualche mal passato; o gli è forte innamorato.
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