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Aggiornato: 14 maggio 2025
E in base a questi ragionamenti, la cui fallacia fu chiarita nello scorso articolo, ecco il filologuccio tedesco inforcar gli occhiali a stanghetta, sedere a scranna, e assumere con molto sussiego, dinanzi ad Omero ad Eschilo a Tucidide a Lucrezio ad Orazio a Tacito, la posizione obiettiva.
L'isoletta di Melos, oggi di Milo, è una delle Cicladi, ossia dell'Arcipelago greco. Aveva, in illo tempore, su d'una collina davanti all'ingresso della rada, un colmo di case, che parve un villaggio a Tucidide, ma che divenne una citt
Quanto agli storici mi pare che i romani tutti insieme abbiano superati i greci. Niuna semplicitá, non quella stessa di Tucidide, è superiore a quella di Cesare; e Cesare è superiore a Senofonte nel parlar di sé, nel dettare storie personali, memorie militari.
Ciò per la scelta così come pel numero. I classici da Omero a Menandro, da Tucidide a Plutarco, rappresentati nei più profondi e nei più fantasiosi; i nostri poeti, un bel Dante coi commenti del Portirelli, legato in oro, e l'indice della Divina Commedia del Volpi; un Boccaccio, ad edizione non purgata. i poeti minori, l'Ariosto. Notai l'assenza di messer Francesco e del Tasso.
Ma se invece d'Euripide avessi scelto Eschilo, che so io, Sofocle, Aristofane, Pindaro, Omero, Tucidide, Erodoto, i poemi omerici, mi sarei trovato su per giú nelle medesime angustie. In Italia mancano assolutamente le opere complete di tutti i classici greci. È questa una delle più gravi lacune della libreria italiana.
FELICE RAMORINO nel Giornale d'Italia 23 maggio: «Soprattutto e prima di tutto i testi classici vogliono essere curati. Una Raccolta senza pretese ma fatta con diligenza e buon metodo, che esibisse nel testo ora ritenuto migliore le opere dei principali poeti, storici, oratori, filosofi greci e latini, con sobrii prolegomeni e note, raccolta a cui potessero ricorrere con fiducia gli studiosi, corrisponderebbe a un vero bisogno del nostro paese, perché ora, se si deve consultare Erodoto o Tucidide o Polibio o Plutarco o Cicerone stesso o Cesare o Livio, non si può a meno di ricorrere a edizioni forestiere». Come si vede, tanto CAL
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