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Aggiornato: 22 giugno 2025


Torna a Roma per rientrarvi, ma non gli riesce; paga gli ungheri ridiscesi, perché se ne vadano; muove contra i saracini di Frassineto, ma fa accordo con essi e loro a tener i passi contra il temuto Berengario. Finalmente questi, disceso per Trento, trova disposti tutti gli animi, aperte tutte le porte, giunge a Milano, e, lasciando regnar di nome Ugo e Lotario, governa egli.

Sappiamo che il Lautrec, chiamato in Francia, aveva rimesso temporariamente nelle mani del fratello, monsignore di Lescuns, le redini del governo di Milano. Ora Federico Gonzaga signor di Bozzoli, che invano aveva tese insidie al Morone, se n'era corso a Milano per avvisare questo fratello del Lautrec, farsi sempre più chiari gl'indizj di una ribellione per parte de' Milanesi radunati in Reggio; e che il rapido viaggio del Morone da Trento a questa citt

Chiamarono frati a predicare e confessare, accettarono il calendario gregoriano, la bolla in Coena Domini, il concilio di Trento. Invitarono il vescovo a far la visita, stabilirono l'inquisizione contro gli eretici, levarono il seminario acattolico, indi, con larghe proferte, trassero dalla loro i Bormiesi.

Il Suriano oratore veneziano afferma che il Papa lo relegò a Monte Cassino sotto la custodia di due gesuiti. Questo Papa riaperse, e chiuse il Concilio di Trento; e come non fu prudente riaprirlo, così non giovò, anzi nocque alla Chiesa chiuderlo nella maniera di che favelleremo.

Non posso più aspettare anche per Nora. Voglio sposarla e andarmene! Andar via?... Via da Milano? domandò Evelina, con un tremito negli occhi, nella voce piena di lacrime. Voglio ritornare a Trento, a casa mia! a casa mia! ripetè Laner battendo il pugno forte sulla tavola.

E in quello sgomento, in quel terrore Pierino cominciò a pregare il suo povero babbo, il suo povero zio ch'erano in paradiso, che gli volevano bene, e che sapevano che non era un ladro. Poi pregò la Madonna miracolosa del Santuario di Crodarossa, che aveva fatto tanto male a dimenticare, poi l'altra, quella di Trento, della piccola chiesetta lontana, solitaria, e che aveva fatto molto male a trascurare, e pregò, pregò ginocchioni, piangendo, balbettando, dandosi pugni contro il petto che gli doleva per l'affanno e per la fame. Col fervore della preghiera, colla sincerit

In questo mezzo venne a Reggio Gerolamo Morone. Anch'esso erasi recato a Trento per aggiungere alla causa comune que' Milanesi che l

Volgeva l'ottobre del 1154, allorchè Federigo con numeroso séguito di Baroni, tra i quali era notabile il suo stesso emulo Enrico il Lione, tutti vestiti di bellissime armature, e di magnifiche stoffe, mosse per la valle di Trento in Italia. Questa compagnia, poichè ebbe fatta alcuna dimora su le rive del lago di Garda, si condusse direttamente nei prati di Roncaglia, dove per antica consuetudine si tenevano le Diete nazionali. Qui Federigo ascoltava con piacere infinito le scambievoli accuse delle citt

Il quale venuto di Francia, dove esulava, cacciò il nipote dopo tre mesi di regno, e regnò egli per la seconda volta, diciassette anni; pio, mansueto, gran fondator di monasteri, del resto ozioso . Successegli suo figliuolo Cuniberto, che giá avea regnato dieci anni con lui; e gli fu occupato il palazzo e il regno da Alachi duca di Trento, giá ribelle perdonato da lui.

Jeri si è parlato di voi a lungo. Con chi? Col santo padre, il quale voleva aveste a fermare la vostra dimora in Roma. È quanto dissi a me stessa. Io però non era del suo avviso, e a poco a poco lo condussi nel mio... È dunque a Trento dove io vorrei che vi recaste adesso. A Trento?

Parola Del Giorno

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