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Aggiornato: 31 maggio 2025
Quando, lividi in viso, i tessitori Finivan l’opre senza una parola, Trillava fra le macchine pulsanti Una voce, una sola: Egli cantava!... del severo loco Egli, alato ed indomito folletto, Colle mani a la spola, un inno in bocca, E la tisi nel petto. .... A poco a poco indebolì.
.... In fondo alla corsia v’è un letto bianco: Vi posa un volto dolce di pallore. Il folletto gentil de l’officina In quel lettuccio muore. Muore di tisi
La tisi non perdona. Io pure dovrò andarmene come i miei fratelli. Questo pensiero si formulò nel cervello di Marco come una verit
Andò ramingando solo solo per varî giorni, finchè fu incontrato da un funambolo che lo prese e lo condusse seco, che gl'insegnò il mestiere e lo avviò alla vita a forza di calci e di percosse; ma che più tardi, quando venne a morire di tisi in una stalla come una scimmia, lasciò in eredit
Si fermò dinanzi a una colonnetta spezzata di marmo bianco, che portava il nome di «Anna Ladini.» «Aveva vent'anni quando la tisi la distrusse! pensò; e pregò per l'anima della fanciulla che aveva veduta fiorente di salute, forte al lavoro, felice. Una bruna pietra orizzontale, ricinta da una siepe di mortella, segnava la tomba di Marina del fabbro, morta di dolore per l'abbandono del marito.
Egli fece una lunga oscultazione, esaminò il giovane minutamente, e si mostrò soddisfatto del suo stato. Non solo non ha la menoma lesione ai polmoni, disse, ma non ha nessuna disposizione ad averne. Ha un bel torace ampio, e l'apparecchio respiratorio non potrebbe essere meglio costituito. Stai di buon animo, figliolo. Potrai morire di qualsiasi male, perchè tutti si muore, ma non morrai di tisi.
Ma quegli altri due laggiù che sono orfani, hanno tanto bisogno di lei, s'affrettò a rispondere Marco. È vero, è vero, soggiunse il medico. E la tua salute come va? Ci hai più pensato alla tisi?
Esulta se in te hai il potentissimo dono di amare. Sai tu che cosa sia la melanconia? Molte volte il fondersi di due crepuscoli, quello dell'amore con quello del dolore. Se un uomo ti stringesse la mano, sì che tu avessi ad arrossirne, domanda: Non pensate che vi posso essere sorella? Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima. Ama la croce.
Guardo alla libreria polverosa.... O poeti, non vi leggo più! penso che anch'io volevo essere romanziero storico: e, dopo il mio amore, romanziere antico. Incominciai col Buondelmonte e finii coll'abbozzo Tisi. Ho qui un vasetto di viole del pensiero. Da sei anni a primavera ho questa gentile compagnia: viole ed illusioni. I miei amici vedendomi, triste, mi dicono per consolarmi: Prendi moglie....
Ma invece, era per non impensierir lui, che lo sfuggiva. E suo padre pure era morto prima dei ventotto anni, d'una malattia di languore, diceva la vedova. Doveva essere lo stesso male che si era riprodotto nei figli. Marco esaminò le dichiarazioni mediche che rimanevano, spiegazzando le carte con mano febbrile. Anche il padre era morto di tisi polmonare.
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